The point of no return
L’inizio del concept.
Il il Fast-downward in copertina, l’avviso dell’immersione nelle spirali dure dell’essere consci. Il punto di non ritorno è il punto di partenza della consapevolezza, i drammi esistenziali rappresentano il primo gradino della presa di coscienza delle catene del Sistema.
L’oscurità decadente del trip-hop, l’ombra imponente del dark e del rock più buio.
Tempi rallentati per contemplare gli abissi, distorsioni ritmiche per sfidare il dolore latente.
Un assedio astratto, una oscurità concreta, le danze macabre dell’Apocalisse contemporanea.
Rendersi conto di essere come schiavi costretti a scegliere tra mentire o pregare (“You go first”).
Aprire gli occhi su un eroe moderno, che è ciò che ha, meno di zero. (“Less than zero”)
Le canzoni come pagine nere su cui annotare i nomi dei colpevoli, pagine nere che pulsano dentro la rabbia di chi le ha scritte (“Black Page”).
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