Danza

“Danza”, il nuovo singolo di Braska, evidenzia l’importanza della parola e la necessità di una danza libera e individuale, come quella dell’artista spezzina, che con il suo flow e la sua vocalità si districa sul ritmo incessante della cassa dritta che caratterizza il brano, prodotto da LoZar, il suo fidato collaboratore. Braska parla di una visione da inseguire, un progetto chiaro e concreto nella sua testa, condiviso anche dal suo manager, ma che non vede interferire nessun altro nel suo percorso.
Si tratta di una danza folle, a tratti febbrile, ma che evidenzia temi come l’importanza della parola e l’abitudine al silenzio di tutti coloro che non fanno valere la propria voce. Talvolta è una danza utilizzata come un netto contrasto con chi ci costringe a tacere i nostri pensieri perché non li comprenderebbe, come ci fa intendere Braska dalle sue rime ben scandite.
“Danza” squarcia il velo del silenzio e si pone come un movimento principalmente di parole, anche nella realizzazione del brano, oltre che nel significato. La danza vera e propria, quella fatta di gestualità, viene invocata a gran voce dal ritmo concitato della produzione e dalle parole scandite metodicamente sulla cassa dritta.
Una danza comunicativa quella dell’artista ligure che non tarda nel mettere in chiaro gli obiettivi, la sua visione, nonché i suoi modelli di riferimento (vedi la citazione a Lauryn Hill e Micheal Jackson), esprimendo anche la necessità di confrontarsi con un mondo musicale che supera i confini italiani, permettendole di volare in Francia e negli USA, soprattutto grazie al percorso discografico condotto negli ultimi 5 anni.