Di solito ciò che caratterizza una band non è solo da dove viene, ma anche e soprattutto dove sta andando. Perché è chiaro e lampante che i Brönsøn stanno percorrendo una strada tutta loro in mezzo al Frastuono, una strada che viene da molto lontano, che percorre gli anni settanta nelle sonorità e quindi anche prepotentemente gli anni novanta.
Questa è la prima cosa che salta all’orecchio: i riff potenti e al tempo stesso psichedelici di Giorgio Maria Condemi, il basso dal disegno imprevedibile e al tempo stesso suadente di Pierfrancesco Aliotta, la ritmica forte e sincera tanto cara ai Police di Vieri Baiocchi e su tutto spicca la voce di Lara Martelli, un impasto di diversi background canori che affascinano e catturano l’ascoltatore, una prova di una poliedricità autentica che ha sempre contraddistinto quest’artista.
Il risultato è impeccabile nel suo colore “sabbattiano”.
Le parole di Lara,veri stralci di poesie e improvvisazioni, prendono vita.
“Qui nel baratro tutto bene“ è un album onesto, adulto, frutto di un gioco chiamato ”improvvisazione senza obiettivi“, perché è così che nasce questa band: dal desiderio comune di quattro artisti ognuno con il proprio background, di comporre di getto e d‘impulso note, liriche, arrangiamenti.
Potremmo chiamarla urgenza: l‘importanza di comunicare dalle viscere al cuore, dal cuore alle mani, senza nessun tipo di artificio o costruzione. Tutto quello che si sente è vero.
”Qui nel baratro tutto bene“ non è un album costruito a tavolino, ma è un lavoro che rispecchia totalmente ciò di più caro e magico esiste nel mondo di un musicista: il momento in cui la composizione si fonde con qualcosa di più‘ grande , qualcosa che spesso poi viene distorto e distrutto dalla macchina del commercio: l‘autenticità‘.
Anche i testi rispecchiano totalmente questa visione: scritti in presa diretta improvvisando con il resto della band. Lara stessa afferma:“Le parole sono arrivate, poi ne ho capito il senso. Mi sono ispirata ai vagabondi del Dharma di Kerouac, ho fatto con la musica quello che di solito faccio quando scrivo poesia: ho chiuso gli occhi e ho improvvisato, ho sondato e sollevato, e credo di aver usato un linguaggio che molti hanno dentro“.
”Qui nel baratro tutto bene“ anticipato dall‘uscita del secondo singolo ”Rec&Play“ (quando Battisti incontra Jack White e i Queens of the Stone Age) è un album che va ascoltato e ri-ascoltato, che va visto suonato dal vivo e va assimilato.
E‘ un album rock‘n‘roll senza eccezioni e senza fronzoli.
Qui nel baratro tutto bene
Bronson
Descrizione
Credits
Lara Martelli - voce
Giorgio Maria Condemi - chitarre
Pierfrancesco Aliotta - basso
Vieri Baiocchi - batteria
Scritto, arrangiato e prodotto da Brönsøn
Testi di Lara Martelli
Andrea Ruggiero - violini e arrangiamento d'archi
su "Inverno" e "Contare"
Karen N. Wikstrand - voce intro su "Generazione"
Noemi Bonifazi e Karen N. Wikstrand - cori su "Luna"
Registrato da Gianni Istroni all'HBTW Studio e allo One E Music
Missato da Pierfrancesco Aliotta
Finalizzato da Gianni Istroni
Masterizzato da Andrea Merlini presso Subsound Studio
Progetto Grafico - Matteo Aliotta
Foto cover + band - Danilo Giungato
Stylist - Carolina Turra
Hair & makeup - Lorena Trivellone
Location - Residenza Al Corso
Foto interna - Karen N. Wikstrand
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