L’ombra del capodoglio - Ricopre ogni cosa ed è così immensa che non se ne vedono i confini. Dimenticato il colore fraterno dei volti e dei pensieri appesi al sole come lenzuoli a scaldarsi nel freddo mattino, ci siamo abituati al grigio dell'ombra. Siamo diventati passi ansiosi e insicuri, frasi fugaci, sorrisi nervosi. Le onde hanno bagnato già da tempo le strade e i marciapiedi, le soglie delle case e dei negozi. Con le scarpe e i calzini bagnati abbiamo continuato a camminare in un costante raffreddore, starnutendo scuse mocciose. Qui bisogna imparare a nuotare o si annega, tirati a fondo dal grande capodoglio. E ci attende il sole oltre il suo dorso scuro. Il volo - un palazzo simbolo della scala sociale di un paese malato e l'atto disperato di chi si oppone. E solo nell'ultimo istante il conforto della gioia dei semplici, che con la fatica nelle mani accarezzano il futuro dei figli.
Il caffè dei treni persi - è la canzone delle occasioni perse e di quelle che invece, vincendo la paura della novità e lasciando la comoda poltrona dell'abitudine, vogliamo cogliere. La vita, l'amore, la musica.
La conta - contando gli scuri delle domande che si aprono sul grande canale della vita, il poeta arriva a toccare con la punta della matita l'amore, ma tutto gli sfugge tra le mani. Sa di non saper contare, eppure continua.
Partigiano (featuring CISCO) - nelle raccomandazioni dei vecchi partigiani, tra le paure, i timori, i sorrisi lasciati alle spalle, un giovane partigiano intraprende la strada della libertà: perché continuare a resistere è un dovere. Nuovo sole - dopo una notte nel porto inizia il lungo viaggio verso il Nuovo Mondo alla ricerca di un nuovo futuro. Per ricordare a un popolo che lo è stato cosa vuol dire essere migranti.
Caducittà - un contrabbasso nella notte suona per la città addormentata e per il cielo di chi passeggia solo, cercando se stesso in luci e passi frettolosi. Ed è già mattina.
Il barbiere di Sicilia - un piccolo omaggio a tutti quelli che si rifiutano di essere complici.
Adamo Blues - neanche con il giogo del precariato potranno toglierci il nostro futuro, a noi, che sappiamo godere della polpa succosa della vita.
Nevrosi - di soppiatto ti prende alle spalle e sei suo. La nevrosi del nostro tempo è un enorme naso che ti soffoca. Tra portici, marciapiedi e odore di soldi e d'inverno.
Nuvole - Una boccata d'aria, campi assolati, lente nuvole che si allontanano nel cielo. Per smettere di piangere, e imparare a gioire.
Un mago - la vita è un enorme trucco: in un attimo scompare senza che neanche te ne accorgi. Un rifiuto ad essere parte di questo paese “corretto” che si scandalizza delle bestemmie ma non del dolore.
Zaira - ogni nostro gesto è effetto e causa di altre azioni, comportamenti, in una catena che ci lega ad altre persone, a luoghi, a storie. La vita è soltanto una grande città invisibile.
Ninna nanna per Agnese - nello sguardo e nell'udito confuso della piccola Agnese, il volto del padre e la voce della madre che la cullano verso un sonno incurante del mondo che la attenderà. Nell'innocenza di una ninna nanna il futuro di un paese che deve risorgere.
Un collasso del tutto indistubato
caffè dei treni persi
Descrizione
Credits
testi e musiche: F. Loro
arrangiamenti: caffè dei treni persi
registrato allo Spectrum Studio di Bologna da R. Passuti
mastering e editing: Spectrum Studio di Bologna da R. Passuti
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