Cresce ascoltando cantautori come Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè, Claudio Lolli e Francesco De Gregori.
L'esordio discografico arriva nel dicembre 2010 con “Sosta d'insetto” (Soundrecords), prodotto dal chitarrista Lorenzo Piscopo.
Il 4 aprile 2016 esce il secondo album, un concept storico-generazionale dal titolo “Siamo noi quelli che aspettavamo” (Radici Music Records), prodotto dallo stesso Cantini e da Gianfilippo Boni: il disco vanta una serie di importanti collaborazioni come Erriquez (Bandabardò), Luca Lanzi (Casa del Vento), Silvia Conti, Massimiliano Larocca, Riccardo Galardini e Francesco “Fry” Moneti (Modena City Ramblers). Numerosi portali musicali recensiscono l’opera: il sito Storia della musica lo inserisce tra i migliori album italiani del 2016, Distorsioni lo giudica miglior disco italiano dell’anno.
Nel 2017 partecipa all’album “A piedi nudi (psichedeliche ipnotiche nudità)” di Silvia Conti.
Il 15 ottobre 2018 esce “La febbre incendiaria” (Radici Music Records), un nuovo concept liberamente ispirato al romanzo “La Storia” di Elsa Morante, che vede ancora una volta Gianfilippo Boni affiancare Cantini nella produzione artistica. Nel disco, registrato quasi interamente in presa diretta presso lo studio Larione 10 di Firenze, si riconferma la presenza di numerosi musicisti del precedente lavoro, come Francesco “Fry” Moneti (che partecipa agli arrangiamenti) e Claudio Giovagnoli (Funk Off), con nuove significative collaborazioni tra le quali si distinguono Marco Rovelli, Tiziano Mazzoni e Riccardo Tesi. Il sito Mescalina lo giudica miglior disco italiano dell’anno.
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L'articolo Biografia Marco Cantini di Marco Cantini è apparso su Rockit.it il 2020-06-24 18:39:00