Medusa (Vol. 1)

Due righe su Medusa

Medusa è stato suonato, registrato e prodotto allo Studio Garp, nelle campagne di Venezia da me, Alessandro Antonel anche conosciuto come Capitano Merletti.
Registro tutti gli strumenti da solo e alle volte mi aiutano degli amici musicisti della Pipapop Records. In questo lavoro ha collaborato con me Dnezzar che ha suonato i violini, alcuni synth e pianoforti. Ha cantato insieme a me in alcuni brani Emma Grace e Rosita Kèss.

Il lavoro di registrazione e produzione è durato circa 3 anni, le canzoni sono state scritte in un periodo che va dal 2009 circa ad oggi. È un doppio album perché i pezzi erano molti ed è un pò l’album della vita; ci sono le canzoni a cui sono più affezionato, quelle che hanno fotografato i momenti più importanti della mia esistenza, quelle che durano negli anni.
Ho sperimentato molto, ho cercato di non usare le prime intuizioni facili ma di andare oltre, alla ricerca di qualcosa di nuovo e personale. In parte ci sono riuscito.
Ho fatto e disfato finché non ero soddisfatto.
In un certo senso è qualcosa che va nella direzione contraria di quello che ci si aspetterebbe da un album, è lungo, richiede tempo per essere digerito. Ci sono un sacco di canzoni!
L’abbiamo diviso in due, una prima parte esce adesso e la seconda in autunno.

L’immagine della copertina è una fotografia di Fabio Iardino, un big della fotografia subacquea che si è immerso in mezzo mondo, un vero onore che abbia dato l’immagine per un lavoro così importante per me.
Tecnicamente è un Gonionemus murbachii (Mayer 1901) che in questa foto fluttua nel mare della Norvegia, anche se a me sembra sempre un alieno…
Lui nuota e respira dentro a un liquido, noi ci muoviamo e respiriamo dentro a un gas, chi è fuori e chi è dentro? Qual’è il pieno e qual’è il vuoto? Chi è, in fin dei conti, l’alieno su questo pianeta?