Corpo minore

Corpo minore

Cappadonia

2019 - Rock, Indie

Descrizione

“Un corpo minore è considerato un corpo celeste di secondaria importanza rispetto agli altri pianeti del sistema solare. Si tende a sottovalutarlo così come sottovalutiamo tante altre piccole cose che si insinuano silenziosamente nelle nostre esistenze ma che piano piano finiscono per capovolgerle del tutto o farle crollare. Le 9 canzoni dell'album analizzano altrettanti corpi minori presenti nelle nostre vite, e nessuno di questi andrebbe sottovalutato perché potrebbe essere la chiave stessa per trovare noi stessi e il nostro posto. Imparare a non sottovalutare nulla di ciò che ci fa stare bene e di ciò che potrebbe farci del male, noi stessi per primi”. Cappadonia


CORPO MINORE è scritto, prodotto e arrangiato da Cappadonia. Registrato su nastro al Duna Studio di Russi (RA), quartier generale della famiglia Brutture Moderne, da Andrea “Duna” Scardovi, un grande esperto del suono analogico della Romagna. È un disco dal sound potente, che orbita intorno a chitarra e batteria, e che rivendica la propria profonda libertà estetica.

“Dopo aver scritto negli ultimi anni insieme ad altri ottimi autori ho sentito la necessità di tornare a scrivere canzoni totalmente da solo esprimendo, oltre alla sfera chitarristica, la mia interiorità attraverso le parole.
Lo stesso discorso vale per la produzione. Già durante la fase di scrittura avevo in mente il suono che avrebbe vestito i brani e i mezzi per ottenerlo. Volevo un disco potente, compatto, granitico e spazioso. I suoni di chitarra e batteria sono le colonne su cui si regge il disco. Avevo voglia di creare una tipologia di album di cui sento la mancanza di questi tempi. Ho suonato più strumenti possibile e ho chiesto a colleghi musicisti che stimo di dare il loro contributo nei brani in cui sapevo che avrebbero dato il meglio. È un album libero che sento profondamente mio, e lo considero un risultato importante nel percorso artistico che intendo portare avanti.
Ho fatto esclusivamente quello che sentivo di dover e voler fare con la mia musica in questo momento, senza cercare di rincorrere correnti o avvicinarmi a ciò che di questi tempi incontra maggiormente il favore del pubblico. Un album totalmente libero. Ho un'idea estetica chiara di ciò che mi interessa fare e questo disco la rispecchia a pieno.” Cappadonia

Credits

Scritto, prodotto e arrangiato da Ugo Cappadonia.
Registrato e mixato da Andrea Scardovi al Duna Studio, Russi (RA).
Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Studio.
Cappadonia: Voce, chitarre elettriche, chitarre acustiche, basso, e-bow, synth, hammond
Emanuele Alosi: Batteria e percussioni
Federico Poggipollini: Chitarra solista (traccia 2)
Pietro Alessandro Alosi: Chitarra elettrica noise (traccia 3)
Nicola Manzan: Archi (traccia 1)
Paolo Narduzzo: Basso (tracce 1,2,4,6,7)
Filippo La Marca: Pianoforte (tracce 3,8,9)
Nicola Nieddu: Violino (traccia 4)
Artwork e Foto di Daniela Tudisca.
Label: Brutture Moderne
Press: Fleisch Ufficio Stampa

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