Note biografiche: Carmelo Piraino (Palermo, classe 1975) consegue il diploma al Cet di Mogol specializzandosi in autore di testi (con G. Anastasi e Cheope) nel 2009. Nel 2010 pubblica il libro “Laura non c’è, scusami Nek se anche la mia Laura non c’è” con annesso il cd di canzoni. Nel 2011 continua la sua specializzazione in composizione con G. Barbera e nel frattempo, oltre al corso di scrittura creativa Rai Eri, vanta una masterclass con il cantautore Tony Bungaro. Nel 2013 si specializza in interpretazione con Carlotta. A partire dal 2012 e fino al 2015, Carmelo lavora come autore per le compilation di Vartalent Trento Autore. Sempre nel 2015 conduce lo spettacolo Ballarò di Primavera e dal 2012 al 2019 Feel Rouge, programma della Regione Sicilia e inizia la sua collaborazione con i Tre Terzi. Nel 2016, Carmelo collabora come ideatore all’Ep dal titolo “Non lo so” di Nòe che ha vinto il Festival Show e collabora con Tetris (Cosenza). Nel 2017, invece, partecipa come presentatore al contest finale del progetto “Ci Suono anch’io” presso il Mob di Palermo; in quei mesi, inoltre, prende parte al progetto palermitano “Zisart” e si occupa di docenza sulla scrittura e la stesura della canzone. Nel 2018 conduce una Masterclass al progetto-contest “Mamma oggi suono al mercato” presso il mercato San Lorenzo in Palermo. Autore della canzone ‘Ntall ‘aria” in memoria della strage di Borsellino che il 19 luglio 2017 ha reso omaggio ai 25 anni della ricorrenza con progetto corale video a cui hanno partecipato tra gli altri Alessandra Salerno (The Voice) e Daria Biancardi (X Factor). Nel 2018, si aggiudica la finale di “Musica contro le mafie” con ’Ntall ‘aria” e quella di “Sanremo Rock” con le canzoni “Ntall’Aria” e “Il mio funerale”. Nel 2019 vince la decima edizione del Premio Donida, con il brano “Il mio Funerale”. Da autore con il brano “Finisce qua” vince Musica Controcorrente e arriva in finale al Festival di Caltanissetta e più volte al premio Donida. Negli ultimi anni, in collaborazione con l’Associazione “Rock10elode” ha tenuto diversi laboratori di Songwritng.
Non so se posso
carmelo Piraino
Descrizione
Credits
“Non so se posso”è il titolo dell’album d’esordio del cantautore siciliano Carmelo Piraino, in uscita in digitale a partire dal 26 maggio: “questo disco è il mio e arrivare in punta di piedi; è come bussare per entrare; è chiedere permesso”. Al disco hanno collaborato Manfredi Tumminello (chitarre e basso) e Manfredi Caputo (percussioni) e prodotto da Massimo Scalici.
Un esordio discografico provocatorio ed ironico, che racchiude la vita, i sentimenti del cantautore, e tutte le sfaccettature di un animo che tenta di trovare un senso: “un senso tra ragione e sentimento, tra realtà e fatalismo, tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, tra un bel tramonto e l’universo e tutti quei mille dubbi che ci appartengono come esseri umani. Sono tutti i contrasti e le sfumature del mondo - spiega Carmelo Piraino -.
Canzoni più personali, sincere: “sono brani che parlano di me e della mia difficoltà di mettere a nudo le mie emozioni - prosegue il cantautore -. Per questo ho pensato un paio d’anni prima di decidere di far uscire il mio primo disco con il titolo più sincero che potessi trovare “Non so se posso”. Un disco che rispecchia la mia titubanza a mettermi in prima linea e mettermi in gioco anche come interprete delle mie stesse canzoni. Ma “Non so se posso” è anche quel modo di dire un po’ paraculo di chi ha già detto la sua ma si nasconde dietro questo fittizio modo di chiedere permesso. E anche questo mi rappresenta e rappresenta le canzoni tutte che fanno parte del disco.
Nove brani autobiografici che girano attorno al concetto del pentimento, della perdita, del rammarico, della tristezza, dell’inadeguatezza ma tutto filtrato da un’allegria melodica che rende tutto delicatamente fruibile all’ascolto. Non ci si prende sul serio pur denudandosi totalmente senza pudore. L’album apre con “Ho perso un’occasione”, nata da un pretesto di vita vissuta, perdere l’opportunità di conoscere una ragazza intravista nella confusione della stazione di Orte. Qui c’è il pentimento, non avere il coraggio di avvicinarla e crearsi alibi. Trovarsi in treno e idealizzare quell’ipotetico incontro. “Non sopporto” che racconta di una storia d’amore fotografata dal ritornello “c’è una scadenza anche in ciò che è buono”: anche le storie più belle poi vanno a finire nella sopportazione anzi nella non sopportazione. “Allagamento” racconta un attimo di vita vissuta, una quasi tragedia familiare scampata come se ne sentono nella cronaca. Una domenica pomeriggio a casa un’alluvione inonda casa e in meno di mezz’ora tutto distrutto all’improvviso finisce tutto. “Il mio funerale”, canzone che nel 2019 vince il Premio Donida, è pensata in un momento di crisi personale del cantautore, tra ironia e descrizioni paradossali, in un momento in cui si rende conto che l’unica cosa che può lasciare ai posteri in un mondo che non ti dà veramente l’opportunità di scegliere nulla era la descrizione di come pensava di volere il proprio funerale. “Non so se posso” è un brano di critica sociale che rastrella momenti più disparati di ovvie e vissute vicissitudini di storia contemporanea di un sistema che va al macero, burocrati, politici, Cinesi, Americani e Vaticano presi di mira senza esclusioni di colpi, il tutto sdoganato in modo leggero e ironico dall’attenuante di dichiarare “Non so se posso dire tutto questo da ubriaco”.“Madagascar” è una canzone leggera, estiva, il classico“lascio tutto e vado ad aprire un bar ai caraibi”, che qui diventano Zanzibar e Madagascar. “Odio”, racconta dell’insoddisfazione che porta all’invidia, che a sua vola porta all’odio. In “Perdo tutto” si descrive in maniera ironica e surreale la tendenza a perdere tutto distrattamente e per non cura anche i rapporti d’amore: “tutto parte dalla considerazione che in maniera reiterata le storie della mia vita poi finiscono e sempre alla stessa maniera si perdono senza a volte sapere il perché”, racconta Piraino. L’album si chiude con la “Scaffa”, una poesia in siciliano di Renzino Barbera“musicata da me in occasione di uno spettacolo teatrale e diventata un cult nel mio piccolo bagaglio musicale. Una poesia che parla della storia d’amore per una scaffa, termine che in siciliano individua le buche stradali che da noi al sud durano anni e anni a tal punto da innamorarsene”.
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