Si chiama Angeli, Dannati e Anime sospese il nuovo album di Caruana Mundi, disponibile a partire dal 5 febbraio 2014.
Liberamente ispirato al viaggio ultraterreno di Dante, il disco si compone di 9 tracce, tre per ogni regno dell’oltretomba.
Una rinnovata anima rock permea l’intero lavoro, impreziosito da avvolgenti suoni elettrici, ritmiche originali ed echi di poeti maledetti (Baudelaire, Lermontov, Abu Nuwas).
Suoni scuri, distorti, a tratti psichedelici, ammantati da slide e riverberi fanno da contrappunto a testi che danno voce a figure inquiete e in cerca di salvezza, parte di un universo sonoro che sublima nella ricerca della felicità e nell’amore: il diavolo in cerca di redenzione grazie all’amore per una donna mortale, tema del brano che apre il disco (Le bugie del diavolo), Giuda che da traditore diventa eletto affinché si compia il destino dell’uomo e la volontà di Dio nel dissonante valzer decadente La ballata di Giuda, Cassandra la veggente figlia di Ecuba e Priamo che presentì il tramonto e la rovina della sua città, protagonista di un brano tra i più interessanti del disco (Cassandra), i riti apotropaici ancora vivi nei popoli subsahariani raccontati attraverso sonorità psichedeliche (Notte gnawa), l’omaggio al poeta arabo dell’amore e del vino Abu Nuwas in un reggae alla maniera di Caruana Mundi (Abu Nuwas).
Prodotto dall’etichetta Kalimat, il disco vanta la collaborazione di Pippo Barrile ex voce dei Kunsertu, di Andrea Sudano alle tastiere e di Lia Di Quattro, vocalist femminile.
Come già il precedente lavoro (Il cucitore di tende), Angeli, Dannati e Anime sospese si distingue per la cura e l’eleganza del progetto grafico che riporta in copertina un particolare di Quattro visioni dell’Aldilà, olio su tavola del visionario pittore e alchimista olandese Hieronymus Bosch.
Angeli, Dannati e Anime sospese
Caruana Mundi
Descrizione
Credits
Giambattista Maria Rosso: voce; Massimo Martines: chitarre, mandolino, ukulele, basso; Stefano Meli: chitarra elettrica, dobro, slide; Ugo Rosso: batteria e percussioni.
COMMENTI