Biografia Casa

31/07/2012 - 13:39 Scritto da Casa Casa 1
Band italiana di avant-rock fondata nel 1998 da Filippo Bordignon, Federcio Pellizzari, Stefano Antonelli e Francesco Spinelli. Della formazione originale è rimasto il solo Bordignon.

Il suo stile eclettico le permette di affrontare, oltre ai palchi normalmente destinati al rock, situazioni di arte contemporanea secondo molteplici approcci, talvolta modificando la stessa formazione integrandola con collaboratori esterni o esibendosi sotto pseudonimo (sopratutto coi nomi Plus, Little Jew Quartet e Un Raga Chiamato Nessuno).

Considerando i soli credits indicati nei loro cinque album la band si è avvalsa del contributo di 28 musicisti, italiani e non, provenienti da generi distanti tra loro. L’intera produzione discografica è prodotta per l’etichetta Dischi Obliqui.

Nel corso degli anni i Casa hanno interagito con svariati artisti, performer, attori e videomaker.

Sono l’unica band ad aver rappresentato l’Italia al Festival di Arte Contemporanea Tina B a Praga, nel 2008, con un’esibizione multimediale dedicata alla deviazione sessuale dello sniffing (‘Azione intuitiva’).

Nello stesso anno una loro performance del 2009 (‘Musica intuitiva’) ha previsto la partecipazione di un artista portatore di sordità grave nelle vesti di cantante.

Sono la prima band in assoluto ad aver diffuso su internet un video-testamento biologico, primo esempio in Italia di video-testamento biologico collettivo.

La loro dirompente presenza scenica è amplificata da alcuni episodi testimoniati sovente in video amatoriali poi raccolti su Youtube; i Casa hanno lanciato antidepressivi al pubblico, regalato cd,
dvd, vinili e libri miscellanei durante un’improvvisazione, musicato un film muto (‘Calma, signori miei’ di Buster Keaton) e ideato azioni performative di dubbio buon gusto.

Grazie alla loro parca ma selezionata attività live (e unitamente a quella giornalistica del cantante) sono venuti a contatto con alcuni dei più significativi esponenti della sperimentazione internazionale, i quali hanno spesso testimoniato il loro apprezzamento per la band vicentina.

Dicono di loro:
Werner Diermaier (Faust)
“Un grande sound”

Damo Suzuki (Can)
“Il loro sound ha qualcosa di speciale. La maniera in cui usano la lingua italiana rievoca qualcosa di antico, di 200 anni e più”

Arrington de Dionyso (Old Time Relijun)
“Questa è roba italiana? Molto, molto interessante”

Maurizio Bianchi
“Intense emozioni cerebrospinali”

Robert Squibb (Gaznevada)
“(i Casa) Sono avanti”

Mark Cunningham (Mars, John Gavanti, Don King…)
“Il loro feeling è un piacere sonoro”

Amaury Cambuzat (Ulan Bator)
“Anello di congiunzione perfetto tra un film come Il Fantasma Del Palcoscenico e la new wave degli Etron Fou Leloublan”

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L'articolo Biografia Casa di Casa è apparso su Rockit.it il 2012-07-31 13:39:51