La mano sbagliata. La mano inquietante. La mano che fa e disfa, spesso peggiorando le cose e prendensosi ciò che non le spetta. Tornano a due anni di distanza dall'omonimo esordio i Chambers, provenienti dalla sporca fucina sotterranea di gruppi che è la Toscana. Tornano stavolta con un album che, a differenza del primo, è cantato in lingua madre, forse per una questione di comodità e di confidenza, che quando si va in un posto che non si conosce si scelgono sempre le scarpe fidate.
COMMENTI