Third Untitled Album

Third Untitled Album

Chinasky

2012 - Rock'n'roll, Rock, Psichedelia

Descrizione

Si incontrano nel 2001.
Iniziano presto ad esibirsi dal vivo, lasciando grande spazio alla psichedelia e all’improvvisazione, dove ogni elemento del gruppo suona, a seconda dei brani, strumenti diversi.
Per qualche tempo si esibiranno alternandosi alla batteria dando vita così alla “FORMAZIONE ROTANTE”.
Nel 2002 registrano il disco di esordio “Hot sounds & remastered polp music”, sei brani dalla forte ispirazione sixties, con incursioni pop e riverberi da Stereolab.
Nel 2003 iniziano a scrivere e registrare “Great taste hits”, affidando la produzione artistica a Marco Posocco, fonico live e studio per P.F.M., Morgan, Afterhours, Scisma e Cristina Donà. Il disco esce per l’etichetta sarda K-Factor e mette in mostra un particolare eclettismo, in cui trovano spazio atmosfere vintage dai tratti onirici e spaziali, così come composizioni più taglienti ed abrasive, low-fi e dissonanti.
Lo presentano dal vivo a Londra al Buffalo bar e all’Hope & Anchor di Islington, riscuotendo così interesseanchealdifuorideiconfininazionali.Daquestaesperienzanasce “UpperStreetTour”un film/documentario delle esibizioni d’oltre manica, con brani live e studio inediti.
Dal 2007 si dedicano al “Third untitled album”, terzo lavoro in studio della band. Il suono ora è più personale e passa dal beat psichedelico alle ballate spaziali, futurista e vintage nel contempo.
Il disco impegna il gruppo per più di un anno ed è il banco di prova per una maturazione artistica e compositiva ma i nuovi progetti musicali dei componenti del gruppo fanno slittare più volte la pubblicazione del disco fino poi a congelarlo in attesa di una sua riscoperta.
Alla fine del 2009 Marco Pagot e Alessandro Antonel formano i Maya Galattici e Garage Records pubblicherà, nel 2011, “Analogic signals from the sun”. Nella primavera del 2012 esce l’album d’esordio dei Manta Rays (alla batteria Sebastiano Ziroldo). Nel 2009 Edo De Bastiani entra, nelle vesti di batterista, nei Pet Conspirancy, band italo-cinese con base a Pechino, mentre Katya Scarpulla avvia il progetto musicale “DonnaKatya & the Superfeed” con la collaborazione di amici-musicisti di lunga data: Stephen Trollip (Manta Rays), Michele Scarpulla (B-Side, Dogs in a flat), Lisa Cappellazzo (Dogs in a flat, Thumb), Dario Santonastaso (Mr Hankey, Psychosa), Alessandro Antonel e Marco Pagot (Chinasky, Maya Galattici).
Finalmente, nel 2012, Garage Records decide di pubblicare “Third untitled album”: il terzo capitolo di quella formidabile storia firmata Chinasky.

IL DISCO:
Third Untitled Album è stato registrato, missato, masterizzato presso lo studio di registrazione Garage Studio (garagestudiolive.com) da Pagot Marco (Maya Galattici, Chinasky) e Pol Ruggero. Tutta la produzione quindi è stata seguita al 100% dallo staff Garage
L’ ultimo lavoro in studio dei Chinasky è un figlio dimenticato, nato in un periodo di mezzo, senza terra. In Third Untitled Album la band raggiunge una sintesi della propia maturazione artistica per poi eclissarsi.
La voce di Katya Scarpulla passeggia elegante in questo caleidoscopio musicale, segnandolo con la sua personalissima interpretazione, in bilico tra la dolce incertezza di una Astrud Gilberto d’ altri tempi e una Karen O aggraziata.
Il suono è Chinaskiano, beat elettrico a tratti pop e in altri momenti sognante, distante, psichedelico. La sporcizia sonica è vibrante; intensa quando mostra la sua faccia più irrispettosa, poi si gira, volta pagina, e ci troviamo abbandonati in strofe acustiche leggere che ci evocano spazi distesi, assolati, viaggi su panorami sospesi.
Gli intrecci vocali, fiore all’ occhiello dei nostri, sono tessiture armoniche variopinte che confermano la loro spiccata attitudine Sixty.
Gli arrangiamenti sono curati con stile e l’ ispirazione è sempre costante, alternata da cambi armonici obliqui che spezzano la tensione, creando dei buchi spazio temporali, evocando immagini dai colori fortemente contrastanti.
Veri, autentici, disgraziati, i Chinasky hanno affrontato questo disco per il semplice gusto di farlo, lontani da convenienze, aspettative o regole di mercato.

Credits

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