Questo ultimo lavoro culinario targato INRI è stato registrato nel marzo del 2016, allo studio Andromeda di Max Casacci, sotto la gran supervisione del fonico Maurizio Borgna. In seguito al missaggio (sempre da parte di Borgna) avvenuto a Berlino, la maxiportata é stata impiattata e masterizzata per cd e vinile al The Bakery di Culver City (California).
Tutto questo gran da fare appare sicuramente in contrasto con la spiccata ironia tipica dei Cibo ma solo chi non ha seguito da vicino l ̀evoluzione della band a partire dal 2005 potrebbe esser inclinato a pensare che si tratti di un gruppo puramente demenziale. Questa volta infatti basta dare uno sguardo alla copertina raffigurante un mandala sgargiante fatto di piume di pavone con al centro un occhio rosso esaminatore cruento, nonché al titolo tanto arrogante quanto sarcastico di “Capolavoro", per comprendere che i cinque cibi hanno provato ad arrivare laddove ancora non erano arrivati. E dove volevano arrivare? La risposta è da cercare all’interno delle più segrete pulsioni dell’animo umano, proprio dentro a quelle emozioni che a furia di essere represse e controllate danno presto o tardi libero sfogo a momenti catastrofici, distruttivi per ciò che riguarda la costruzione del sé sociale che siamo costretti quotidianamente ad indossare.
Secondo i cibo gli individui sono attorniati da una serie di modi corretti di comportarsi, i quali stringono-oggi come un tempo- entro una morsa sociale. Immaginate una clessidra che si riempie ogni giorno e in ogni momento della giornata: prima o poi quella tensione é destinata a fuoriuscire nelle maniere più disparate, ed è fantastico notare come questi modi siano percepiti come sconvenienti. Dietro quella bizzaria in realtà si cela la nostra personalità, dotata di forza e poteri completamente soggettivi, costruttivi o distruttivi.
Questo disco voleva sin dal progetto iniziale essere più oscuro rispetto agli altri lavori dei Cibo, di conseguenza l’attenzione é stata rivolta verso gli aspetti distruttivi:
L’album si apre infatti con un brano punk hardcore che non lascia spazio a troppa interpretazione: “il nostro gruppo è morto“, nel quale si evidenziano le principali quanto comuni problematiche che portano una rock band a frantumarsi: c’é chi pensa più alla musica e meno alla pianificazione e viceversa, c’é chi è troppo sregolato e condiziona l’andamento positivo di un live,chi é egocentrico e megalomane, chi provoca ma é permaloso, chi non aiuta a caricare il furgone, chi alza le mani e chi, sentendosi a capo della band é pronto a sciogliere il gruppo in qualsiasi momento. Questo primo brano é stato pensato e composto per favorire il featuring del cantante Gigio dei C.O.V./Arturo/Totò Zingaro/Via Luminosa, il quale fa parte di quella generazione hc rimasta nel cuore dei Cibo.
Vikingus parla invece di una impossibile relazione omosessuale tra due individui appartenenti al gruppo guerriero dei vichinghi. I vichinghi sono coloro che distruggono e combattono, non quelli che si amano!
Il singolo Gadro vuole essere un omaggio alle star che hanno reso la musica un qualcosa di grande e interessante senza rinunciare però a un tentativo di andare oltre al detto “La musica è vita"; infatti la musica e il successo che ne comporta portano spesso alla morte dell’individuo, a una sua distruzione emotiva spesso equivalente alla potenza del successo ottenuto.
Sono stata lasciata é la fotografia delle frasi più comuni e disperate di una donna nel momento in cui scopre il tradimento del compagno, ICSFCLD(io ci so fare con le donne) caricaturizza invece gli atteggiamenti fallici di un presunto maschio alpha pieno di sé e in grado di abusare senza coscienza alcuna del pronome “Io".
In 4 amici in piazza è presente tutto il disorientamento provato da un uomo nel guardarsi allo specchio e trovarsi invecchiato, privato di quel sex appeal di cui godeva negli anni passati; la disperazione provata dall’inarrestabile caduta dei capelli cede il passo a una situazione di rassegnazione e ferimento intimo in grado di provocare grossi danni alla propria autostima.
Al Supermercato, e in particolare alla cassa, il dimenticarsi di un pin può far sì che la pazienza ceda il passo al mostro oscuro che c’é in noi: ecco quel commento di troppo capace di far scaturire minacce di morte, poco importa se destinate a una povera signora rompipalle.
In Valzer del Disagio un individuo riconosce che la sua vita non é altro che un quadro ad olio dai colori grigi e cupi: a poco servirà l’azione dello psichiatra che vuole rifilargli le medicine per la mente. Macchinine (miglioreamicodimmerda) parla del passaggio dalla contentezza al dramma presente nella fase ludica che coinvolge i bambini: le macchinine da oggetti piacevoli da collezione possono diventare potenti armi per eliminare chiunque; persino il tuo migliore amico.
Murazzi lato dx analizza il bisogno primario dei giovani di oggi di eccedere nei momenti di festa. Purtroppo per loro questo bisogno di after, di spaccarsi totalmente e di evadere in eccesso non é sempre socialmente ben tollerato; da qui si veda la chiusura del lato destro dei Murazzi: dove prima c’era la festa con la lista ora non c’è più niente e non è per niente divertente.
Ingenuità, oscurità, esuberanza, slancio, potenza e caduta libera verso il basso. In Capolavoro c’é tanto di umano e genuino, e questo a partire dagli stessi suoni del disco.
Capolavoro
Cibo
Descrizione
Credits
Registrato da Maurizio Borgna presso Studio Andromeda (Torino, Italia) e Redwood Studio (Torino, Italia), assistente in studio Rick Vincent Will.
Prodotto da Cibo e Maurizio Borgna.
Mixato da Maurizio Borgna.
Masterizzato da Eric Boulanger presso The Bakery Studio (LA, USA).
I Cibo sono:
Giorgiorico: vocelestiale
Alberico: batteria topspins
Barbarico: basso e trattorie
Piederico: chitarra legno
Ricciorico: chitarra sofisticata
I Cibo sono anche e sempre Matteo e Vincenzo.
I Cibo ringraziano con amore Mario Rossi e Poli Brondolo.
I Cibo ringraziano ancora:
Matteo e Paolo - Redwood studio
Max e Dave - studio Andromeda
Paolo, Dade, Cristiana e Inri
Gigio (voce in “Il nostro gruppo è morto”)
Andrea Travagli (paroliere in “Murazzi lato Dx”)
Emanuele Piccinino (indicazioni in “Murazzi lato Dx”)
Il nostro grazie più grande va al nostro zio putativo Maurizio Borgna, per averci accompagnato nella creazione di Capolavoro.
Ringraziamo anche tutti gli altri esseri viventi, voi sapete chi siete.
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