"Una notte l'inferno" è la cronaca della realtà nuda e cruda. E' un mondo buio, cattivo, distante, fatto di notti insonni e di solitudine. Fatto di "mostri", quando i mostri siamo noi stessi.
La notte come territorio franco, per riappropriarsi dei propri difetti e delle proprie debolezze, in una spirale tortuosa e sfocata.
Un segnale per accorgersi che il male vero esiste e non serve esorcizzarlo con delle dosi di male finto.
L'album è segnato da una base ritmica pulsante e compatta, da dove fanno capolino chitarre isteriche e che culmina con un cantato crudo e introspettivo.
Il primo passo dei Ciclope è un viaggio nell'intimità dei sentimenti peggiori, nel voyeurismo di massa e nelle emozioni che isolano invece che unire. Ciclope è il fratello cattivo del Grande Fratello.
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