Morte e pianto rituale

La catarsi psichedelica di Cigno nel nuovo album “Morte e pianto rituale”
“Morte e pianto rituale” è il titolo del nuovo album di Cigno, disponibile da venerdì 18 febbraio in tutte le piattaforme digitali.
Cigno è il progetto del cantante e chitarrista Diego Cignitti, che nel nuovo disco mette in scena un rituale evocativo mescolando il blues con l’industrial, che poi flirtano con l’elettronica e il rock.
Nella consapevolezza di percorrere un terreno sperimentale, il risultato è un caleidoscopio di suoni e atmosfere da film, momenti cantautorali e strumentali imprevedibili, tutti accostate con un gusto visionario e mistico.
“La contemporaneità contrapposta al tribale. La città si svuota, la campagna riaffiora. I fatiscenti ideali contemporanei crollano, tutto è perduto. I rituali primitivi si esaltano. Danze dialettali, teatri esoterici, canti innocenti emergono dagli echi di antiche civiltà rurali, che ci appartengono e che aspettano solamente di essere destate. Come sciamani trasmigrano in calde terre di solitudine, dove un cigno muore e rinasce ogni giorno in una palude di neve, cercando di redimere gli assopiti spiriti che covano negli erranti uomini vuoti della nostra modernità decadente”.
Nove tracce dense di ipnotici chiaroscuri, riferimenti culturali e articolate strutture armoniche, non lasciano dubbi circa l’intento artistico del progetto. Una profonda ricerca di significati e significanti che rifugge inequivocabilmente dai compromessi melodici della forma canzone.
“Noi ripudiamo l’arte come mercato consumistico, come chiesa del mondo capitalistico. Noi ripudiamo le canzonette d’amore, la tonalità maggiore”.