Primo EP autoprodotto dei Clastomatic registrato presso il "Kutso Noise Home"
M.O.C. è l'acronimo di moderne ossessività compulsive. Nasce in realtà da un'esclamazione pugliese (Anita e Antonella hanno origini pugliesi) a volte contraddittoria, un pò come le parole che si pronunciano, senza troppo valore, oggi più che mai in modo compulsivo.
L’artwork di questo Ep, disegnato ed ideato dalla cantante Elisa Marrama, ha come elemento centrale il soffione: un fiore delicato, e “precario”.
Prendendo spunto da uno dei brani in cui si parla di “denti grandi e poca stima” Elisa ha immaginato dei bizzarri personaggi dentati come metafora di una vita umana meccanica, spesso alienata da una routine in cui si tende a blaterare e a pronunciare parole vuote, senza valore.
I soffioni di questo artwork generano gli omini che, giunti a maturazione, possono iniziare il loro ciclo di vita. Nell’artwork interno dell’EP troviamo la loro dimensione, un paesaggio in cui tutto nasce e tutto rimane sospeso.
Gli omini non sono altro che i petali dei soffioni che prendono vita grazie ad un colpo di vento, e si depositano sulla terra spaesati e privi di intenzioni.
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