Il disco denota una certa propensione alla schizofrenia.
Claudio Palumbo si ispira audacemente alla Giovanna d'Arco del primo periodo.
Scrivono di lui:
"Accompagnato in sala di registrazione e sul palco da numerosi artisti, Palumbo dona la sua personale – e particolare – interpretazione di un’autobiografia bislacca. Annebbiata dai tempi moderni, la sua musica sfida l’opinione pubblica sull’argomento “nonsense” descrivendo invece, con estrema lucidità e retorica tutt’altro che scontata, la più tipica delle quotidianità." [OUTsiders Musica]
"Tra ossessive coreografie, atmosfere vecchie di 25 anni e un innegabile tappeto lo-fi/homemade, il videoclip di “Ballata per chi non balla” è un racconto quasi didascalico (seppur metaforico) del brano: parlare (e scrivere) di quanto “cantare e ballare fuori dal coro” sia considerato un Bene assoluto e quanto sia necessario distinguersi dalla massa è ormai un cliché plurigenerazionale. Sarcasmo e ironia ne divengono la risposta naturale." [JustKids Magazine, premiere di Ballata per chi non balla].
"Tutti ci scoglionammo a stento" è stato registrato da Sebastiano D'Amico a Zen Arcade (Catania), mixato da Giuseppe Schillaci. Il mastering è stato effettuato da Andrea Suriani presso gli ALPHA DEPt. recording studios di Bologna.
Produzione Doremillaro (sb)Recs / Co-produzione Golden Catrame
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L'articolo Biografia Claudio Palumbo di Claudio Palumbo è apparso su Rockit.it il 2015-03-23 15:52:35