TESTO
Leggevo Gibson, avevo smesso di osservare le profondità del cosmo, da un pianeta conforme al nuovo ordine mondiale.
Prima di me c’era l’abisso di Ballard, novello esistenzialista, crisi operaia e general intellect da raccontare.
Ancora prima nel futuro più remoto c’era stato Asimov con la fiducia nel progresso, dimora di un domani atomico, che non c’è mai stato.
La disoccupazione ci ha dato un bel mestiere, mestiere da spaziale, cosmico carpentiere.
Mi sono allora chiesto cosa costruire con questa efficiente struttura a nido d’ape, liberi consigli d’estremofilia operaia repubbliche di soviet, ma con più materia cosmica.
Giocavo coi mattoncini, ma già attendevo il giorno in cui la Lego avrebbe prodotto componenti modulari, per esoscheletri totalmente personali.
In anticipo su me giocavano col Meccano per apprendere le competenze di un mondo completamente d’acciaio, meccanizzato.
Ancora prima c’erano i blocchetti di legno, senza nome e cosa prefigurassero, non riesco a immaginarlo.
Forse una società sul modello dei castori.
Dunque m’hai convinto, questo sarà il domani intenti a pagare, un tanto al chilo per restare in piedi, le onde gravitazionali.
Guardavo con speranza al transito d’Oumuamua, ma non più a te, a quei ribellismi locali appagati dai saccheggi nel sistema solare.
E mentre il Quarticciolo arrugginisce rosso Marte e la mia asma, l’aria m’insegna a risparmiare, mi chiedo se la Terra non era da lasciare il giorno in cui gli Heaven’s gate, aprirono la strada cosmica.
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Carpentiere cosmico si trova nell'album Estremofilia cosmica e operaia uscito nel 2021.
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L'articolo Cobol Pongide - Carpentiere cosmico testo lyric di Cobol Pongide è apparso su Rockit.it il 2022-11-19 07:51:59
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