“Negli ultimi tre anni sono stato in giro con lo Zaino Protonico a raccogliere i mostri come i protagonisti di Ghostbusters. Li ho imprigionati dentro il mio hard disk, proprio come un vero acchiappafantasmi, ma a un certo punto ho deciso di liberarli tutti insieme e non è stato per niente facile gestirli” (Colapesce)
COMMENTI (8)
e' tutto ben confezionato una volta si diceva: "patinato" ma manca la sostanza la novita' il coraggio, il problema e' che di queste cose se ne sentono gia' troppe nel panorama indipendente (?) italiano da troppo tempo e sinceramente....NON SE NE PUO' PIU' !!
Personalmemte, ho trovato eccezionale "un meraviglioso declino", impreziosito successivamente dalla versione daluxe che conteneva,oltre alla bellissima talassa, delle cover di un livello che difficilmente ho riscontrato altrove. Questo album non ha forse(ancora) la forza del predecessore, figlia anche della sorpresa, ma riesce a esserne il degno successore. Mancano pezzi straordimari(a mio parere)come "i barbari" o "un giorno di festa", eccezion fatta per "egomostro" che ne ricorda il mood, ma la qualità è comunque alta. E' meno immediato del precedente, piu complesso e ponderato, e richiede un po di attenzione in piu per essere apprezzato; esattamente come l'autore che lo ha prodotto.
Sì lo so, sopra ho volutamente risposto "egomostruosamente". E' stato quell'assolutizzante "Non se ne può più" a farmi scattare il mostro. Se ne può eccome, ce ne fossero.
L'importante è quello che penso io, dei detrattori senza orecchie ce ne facciamo ben poco. Io ho decretato che è stupendo, il resto non esiste. (Baustelle dove? Un eco di Gazzè-Fabi l'ho trovato in Reale, ed è fatto da Dio. Pop ruffiano nei confronti di chi? Del buon gusto? Allora sì, assolutamente.) Voto da musicista e ascoltatore: 9.
Capolavoro
Da musicista : voto al CD 5
il solito poppettino ruffiano tra Baustelle e Gazze' e francamente non se ne puo' piu'.
Ebbravo Lorenzo! Che lavoro sopraffino, che classe, che elettricità intradermica.