Quale ruolo detiene nella società odierna la concezione di Amore Universale? È possibile espanderne il significato fino a ridare importanza imprenscindibile alla vita stessa? Oppure siamo destinati ad un futuro dove i robot ci sostituiranno? Dimentichiamo quasi di affermare: un’occhio al passato e uno al presente?
Partendo da questo concetto, Gate Project vuole trasmettere, in chi ascolta le composizioni contenute all’interno dell’LP, diverse tematiche che sono all’alba di un’epoca che sta radicalmente mutando in “senso lato” quel modello evolutivo economico di vivere e di rapportarci gli uni con gli altri, con la natura e con la natura stessa dell’essere umano per quanto tale.
Il progetto nasce e umilmente traccia un percorso possibile tra Oriente ed Occidente, due culture apparentemente agli antipodi ma che hanno in comune profonde radici, tradizioni locali e sociali quasi imposte da un segnale che non percepiamo, non tocchiamo con mano ma che, ha una nuova frontiera, quella della globalizzazione.
Globalizzazione o destabilizzazione? In periferia le foreste di pietra e giardini di pietra sono un “cult”, una obbligatoria visione globale di un’era che si tramanderà globalmente!
Noi, semplici persone oggi lontane e vicine dalle proprie origini, ammaliati nel terzo ciclo di un arcipelago gulag nuovamente proprietari di una periferia sociale siamo spezzati da note assurde e parole incomprensibili. Ormai non c’importa nemmeno più al mattino appena alzati, poter pensare che in una stazione un incontro non ha nulla di globale ma semmai di culturale.
Ed allora non rimane che suggerire di votare a livello globale ma riconoscere in un floreale ed elegante nastro annodato a mo di cintura su di un kimono, quel gesto sapiente e tramandato che ne ha ricamato su di esso una semplice e lunga tradizione lontana dai robot che sono già tra di noi…
Siamo vicini al sentirci globalizzati? Oppure il semplice scorrere dell’acqua in un torrente di una valle apparentemente immacolata rimane di una semplicità e bellezza senza pari? Ci rendiamo conto che essa è alla base di tutta l’esistenza?
La riconosceremo, infine, in un meccanico errore dovuto ad un eccesso di informazioni colorate e distratte connesse da sensori con un “keen sense” da esseri che hanno morfologie umane più colorate che globali.
Errore che dovrà essere condiviso nel suo modo di socializzare in un ambiente per lui privo di parole ma di costruito, partendo da antichi numeri che tramandati da generazioni sono la tradizione nella matematica speculativa di un algoritmo di oggi.
Il protagonista e filo conduttore di tutto il progetto è l’Amore Universale che al giorno d’oggi non viene quasi mai preso in considerazione se non come strumento, svuotandolo di significato ed intensità. Amore inteso non solo tra uomo e donna, ma anche come forza che muove e nutre le persone arricchendo la loro anima attraverso le passioni, la cultura, la condivisione e la spiritualità. Tutti aspetti che sono toccati e raccontati nei 10 brani e 10 videoclip che fanno parte di Gate Project.
Videoclip disponibili sui canali YouTube dei due artisti TIA e DELORD.
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