Rockit Vol. 1.14

Astronavi corsare su orbite psych rock, distopie techno su cui ballare furiosamente, barre rabbiose per abbattere gli stereotipi, synth celestiali, istantanee pop della vita da fuorisede e molto altro ancora: è online la Compilation di Rockit 1.14, con il meglio della musica caricata sul nostro sito. La copertina è di Irene Trancossi.

Vuoi anche tu comparire nella prossima compilation? Registrati su Rockit e carica il tuo album, ep o singolo: se ci convincerà, saremo noi a contattarti!

Fool Arcana – Magnets

Il secondo singolo del duo Fool Arcana mette al centro la forza magnetica dell’amore, un’energia che respira su un sontuoso arrangiamento jazzy alla Hiatus Kayote, immerso in una romantica atmosfera pop per lasciare distendere i muscoli e farsi prendere da questo sentimento irrefrenabile.

Qagliostro – Baden Baden

L’astronave corsara dei Qagliostro, chiamata Baden Baden, si muove lungo orbite imprevedibili e distorte, all’assalto di un pianeta minaccioso e ancora inesplorato. Un rock psichedelico grezzo, violento, che in lunghi passaggi strumentali trova il modo di sfogare tutta la propria energia fuzz punk.

P L Z – X FVR

MEGA dei P L Z è quel disco che ci parla d'amore e sesso in un parcheggio mentre là fuori tutto si sta sgretolando, spingendo la cassa e facendoci danzare scomposti e lacrimanti. X FVR è il portale d’accesso a questa distopia techno, oscura e accecante al tempo stesso.

Marta Fabrizi – Numero uno

La voce di Marta Fabrizi corre su leggiadre melodie jazz, tra virtuosismi canori e una persona vena cantautoriale alla ricerca della propria strada. Numero uno è l’inizio di questo percorso, un modo per rinascere e trovare il proprio posto nel mondo, supportato da una massiccia componente strumentale.

Marasmo – Male

Marasmo, con le sue barre che si inframezzano a un pop sospirato e malinconico, racconta le esperienze di uno studente lontano da casa, di fronte alla sua nuova vita fa giovane adulto. Fuorisede è quella fotografia fuori fuoco di un momento complicato e gioioso, in cui anche lo star Male è un bene.

Gina Montana – Hot Mama

Il rap muscolare di Gina Montana è un canale di sfogo per tutta la rabbia e la frustrazione di chi si trova, costantemente, a essere screditata. Il suo Talento maledetto si scontra, coltello tra i denti, con gli stereotipi del patriarcato, con la furia cieca di una tigre tenuta in gabbia troppo a lungo.

Panorama prods – A Planet

A Planet, prima traccia di Complex Motions, ci immerge subito nel groove torrido dei Panorama prods: funk elettronico che punta allo spazio, dove alla ritmica sanguigna di batteria si contrappongono synth celestiali e pulsanti satelliti sonori capaci di ipnotizzarci.

R.Y.F. – Don’t Panic

Il cupo dancefloor di R.Y.F. viene investito da alienanti squarci di luce perversa, un’ossessione dark a cui non si può resistere. Don’t Panic, quindi, lasciamoci pure sedurre da questo caotico flusso cyberpunk alla Prodigy e bombardato da sadiche granate elettroniche.

Thomas D. Crowley – Novilunio

Tante, misteriose figure si muovono nella notte dell’inconscio di Thomas D. Crowley, dove non c’è neanche una stella a brillare per dare un minimo di conforto. Una malinconia rallentata, urlata a un cielo che non vuole ascoltarci, mentre cerchiamo di nascondere le lacrime tra le ombre che ci circondano.

Madame Curie – Cuore fermo

Il trio sardo dei Madame Curie unisce le atmosfere più eteree, con una punta dark, del synth pop anni ’80, richiami trip hop e la tradizione pop nostrana: Cuore fermo, traccia d’apertura dell’ep Tre, si lascia affogare in un oceano di sintetizzatori ed è un febbricitante canto di desiderio.

Kora – Something Lost, Something Gained

A passo felpato si muove Kora, progetto veneto in cui la libertà compositiva del free jazz viene legata a un immaginario folk e ad aperture post rock. Something Lost, Something Gained è una perfetta sintesi di questa visione, tra carezze melodiche e un delicato violoncello.