"Le suonerie non sono state ancora riconosciute come una forma legittima di creatività musicale indipendente, e forse non lo saranno mai." (D. Byrne). Dalle note di copertina: "26 tracce di suono fissato ottenute modificando, ridisponendo, tagliando ed editando 726 suonerie. 26 tracce – come le lettere dell'alfabeto – ricostruiscono il materiale audio ricavato dal web. Ho reimpiegato le suonerie in quanto materiale che mostra una certa natura e storia della musica elettronica. Si tratta di un'opera aperta, in quanto ogni materiale può essere, da un lato ridisposto in maniera diversa, dall'altro non esaurisce la collezione di suonerie esistenti. Come un oggetto che si posiziona, vi propongo questo lavoro sull'inconscio acustico." Un progetto ironico che si emancipa da accademismi, caratterizzato dalla forma di cut up sonoro in una dimensione Low Fi. Il lavoro mira ad indagare l'inconscio acustico e la fruibilità della musica. Grazie alla sua versatilità la musica può essere concepita come un oggetto concreto: un'immagine dialettica come un quadro che ha una posizione nello spazio. Il valore più importante di questa composizione è la riflessione e lo stimolo che propone riguardo il panorama sonoro quotidiano in cui siamo immersi.
Suonerie
Split
Descrizione
Credits
Antonio Mastrogiacomo_Laptop
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