Da venticinque secoli la cultura occidentale cerca d guardare il mondo. Non ha capito che il mondo non si guarda, si ode. Non si legge, si ascolta. (J. Attali 1977)
Il paesaggio sonoro del mondo sta cambiando. L’universo acustico in cui vive l’uomo moderno è radicalmente diverso da ogni altro che l’ha preceduto. Suoni e rumori nuovi, di qualità e intensità diversa dai suoni e dai rumori del passato. (R. M. Schäfer 1977)
Come dice Roland Barthes, “l’ascolto è in fondo un piccolo teatro” . Su questo paradigma si basa il progetto che dal 2014 portiamo in scena e che qui riproponiamo in forma integrale. Nato da una collaborazione tra il gruppo musicale Connessioni Sonore e l'Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi di Venezia, “La Macchina del Tempo. Musica voci rumori: l’universo dell’ascolto” è uno spettacolo-concerto realizzato generalmente in teatri e sale poste rigorosamente al buio che pone interamente l’accento sull’ascolto.
Il pubblico e noi musicisti rimaniamo infatti per tutto il tempo dell’evento nella totale oscurità in modo da evitare di adoperare la vista come veicolo interpretativo. Spostando l’attenzione dall’aspetto visivo a quello uditivo, attraverso una sorta di viaggio nel tempo, proponiamo quindi agli spettatori una duplice riflessione: da un lato sentire “il mondo come una immensa composizione musicale” , dall’altro perseguire il concetto adorniano di “saper pensare con le orecchie” .
Durante lo spettacolo facciamo ascoltare cinque diversi “quadri sonori” nei quali vengono presentati alcuni dei più significativi soundscapes “paesaggi sonori” intervenuti dalla nascita del mondo ad oggi. Ciascuno “quadro sonoro” è introdotto da una voce recitante e seguito dall’esecuzione di nostre composizioni musicali atte a creare momenti di “libero spazio-sogno”.
I primi quattro “quadri sonori” ripercorrono idealmente i suoni archetipi primordiali, i suoni della natura, i suoni prodotti dall’uomo prima della Rivoluzione Industriale e i suoni della modernità, mentre gli ultimi due, dedicati a Venezia, al suo entroterra e alla sua laguna, concludono lo spettacolo in segno di omaggio a tutti quei suoni e a quelle voci che, come in una irreale dimensione senza tempo, scandiscono con immutato pathos, la vita quotidiana di questa millenaria ma al contempo fragile città.
“Il paesaggio sonoro del mondo è una composizione indeterminata sulla quale non possediamo alcuna possibilità di controllo, oppure ne siamo noi stessi i compositori e gli esecutori, siamo noi i responsabili della sua forma e della sua bellezza”. Forti degli insegnamenti di Schäfer, sta a noi allora iniziare dalle piccole cose per far sì che tutto cambi.
Buona visione.
LA MACCHINA DEL TEMPO. Musica, voci, rumori: l’universo dell’ascolto
Connessioni Sonore
Descrizione
Credits
LA MACCHINA DEL TEMPO. Musica, voci, rumori: l’universo dell’ascolto
Tracklist:
01 Introduzione
02 Soundscapes: suoni archetipi primordiali
03 SINE NOMINE*
04 Soundscapes: suoni caratteristici di sempre
05 COLOURED FLOWERS*
06 Soundscapes: suoni caratteristici prima della rivoluzione industriale
07 TABULA RASA*
08 Soundscapes: suoni caratteristici di oggi
09 SUNRISE**
10 Soundscapes: Venezia 1
11 PEREGRINAZIONI LAGUNARIE (canzone da battello, sec. XVII)***
12 Soundscapes: Venezia 2
13 FRESCO LANA*
14 Finale
bonus track
15 ZARCOS I (Impromptu)*
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Composizioni:
*Stefano Zanus Fortes - **Pierpaolo Enzo - ***Anonimo (sec. XVII)
Tutte le composizioni sono arrangiate da Connessoni Sonore
Connessioni Sonore:
Pierpaolo Enzo, pianoforte, synth
Alessandra Parmeggiani, basso
Stefano Zanus Fortes, chitarra
Special guest, voce recitante: Daniel De Rossi
Recorded e mixed: aprile-giugno 2017 - Mastered: luglio 2017, Mauro Bonicelli
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