Pubblicato a distanza di quattro anni dall'album d'esordio omonimo, l'EP rappresenta la prima di tre quadrilogie che andrà a definire il nuovo orizzonte sonoro e visivo di Corteccia.
Quadrilogia degli stati d'animo raccoglie dentro di sé quattro brani tematici, ognuno dedicato a un diverso stato emotivo.
TRACKLIST:
Oasi
Il silenzio danneggia
Sono la montagna lontana
Solidi
Dal peso delle ossessioni (Solidi) al senso di estraneità che si prova quando si è circondati dalle persone (Sono la montagna lontana), dalla frustrazione del tenersi dentro pensieri e parole (Il silenzio danneggia) fino al sollievo che si prova superate le difficoltà (Oasi): la prima Quadrilogia di Corteccia tratteggia emozioni e produce visioni fra materia e sogno.
Composto da Pietro Puccio e Simone Pirovano, l'EP associa sonorità profondamente contemporanee a progressioni vicine agli anni Sessanta, mescolando pianoforte, voce, batteria e strumentazioni digitali.
Un insieme che non si esaurisce nell’ascolto: le tonalità calde generate dalla commistione di analogico ed elettronico, gli impasti vocali e le ritmiche asciutte traspongono visivamente la concretezza e la matericità dei suoni. Anche i testi, ricchi di metafore e di suggestioni visive, costruiscono situazioni e atmosfere, più che narrazioni sequenziali.
Per questo, i video che accompagnano i brani - tutti autoprodotti - rivestono una grande importanza nel progetto. Quello di Oasi è stato presentato in anteprima da Rolling Stone.
Quadrilogia degli stati d'animo
CORTECCIA
Descrizione
Credits
Musica: Pietro Puccio / Simone Pirovano
Testi: Pietro Puccio
Pietro Puccio: voce, cori, batteria
Simone Pirovano: pianoforte, tastiere, moog, programming, cori
Alessandro Parilli: basso, programming, cori
Registrato e mixato nel 2018 da Simone Pirovano e Lorenzo Caperchi presso Zampediverse (Carate Brianza, LC), Missaglia (LC) e T.U.P. Studio (Brescia).
Prodotto da CORTECCIA e Lorenzo Caperchi
Mastering di Giovanni Versari, La maestà mastering (Tredozio, FC) - Tutti i diritti sono riservati - S.I.A.E. ©2019
Le parole sussurrate in coda a “Il silenzio danneggia”, lette da Martina Marini, sono tratte da “Lettere a un giovane poeta” di Rainer Maria Rilke
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