L’album è stato interamente concepito, arrangiato e suonato in completa solitudine da Antonio Tortorello (che nel disco, oltre a cantare, suona anche basso, tastiere, sintetizzatori, chitarre e percussioni) nelle settimane conclusive dell’anno 2017, ma alla registrazione dello stesso ha preso parte una nutrita schiera di musicisti e collaboratori, tra i quali Massimo Ceci (One More Hey, The Spiritual Bat), Costantino Mizzoni (Kosmiz, 15MOS), Simone Alteri (The Shout, Poptones), Federico Pozzi (Oil, The Blue Bonnets), Cristiano Pizzuti (Black Tail), Ettore Pistolesi (Flying Vaginas), Luciah Scaccia (Laleggedellefragole), Riccardo Cacciarella (One More Hey), e il trombettista Giulio Bozzo.
Le 9 canzoni che lo compongono rappresentano un’istantanea di vita di Antonio, che dopo aver varcato i 40 si guarda attorno e decide di fare il punto su quello che osserva dentro e fuori di sé, in bilico tra l’elemento dolceamaro del ricordo (“When We Were Young”), i conti con le disillusioni (“It Sounds Like The 90’s”), le montagne russe sentimentali (“Love Usually Leads To Trouble”, con tanto di tagline rubata al “Vizio di forma” di PT Anderson), squarci di luce e speranza a cielo aperto (“Spring Break Forever”), riflessioni sull’etica del lavoro (“Burning The Midnight Oil”), osservazioni ciniche sulla realtà contemporanea (“Sparkles”), ricerca di una forza interiore alla base del mai scontato “volere è potere” (“Fearless”).
C’è anche spazio per un break strumentale messo esattamente a metà scaletta (“Bad Habits Die Hard”), che col suo incedere ripetitivo si fa carico di trasmettere il senso stesso del titolo: un inno parossistico all’ineluttabilità delle cattive abitudini che tornano sempre a far sentire la loro presenza.
Il lotto è aperto da “Shuck Dat Corn Before You Eat” (il cui titolo è preso in prestito dalla tradizione dei canti di lavoro nelle colonie di fine ‘800), singolo apripista dell’album e vero e proprio biglietto da visita del progetto soprattutto in termini sonori, con la presentazione di tutti gli elementi che andranno poi a connotare il resto dell’album: batterie tribali ossessive, loop melodici, riff di tromba, congas afrobeat e percussioni sixties, linee di bassi e chitarre costruite su un’architettura di layer verticali sovrapposti, theremin, tastiere, sintetizzatori, clap.
Composto durante un febbrile ascolto di LCD Soundsystem e Kendrick Lamar, eredita un bagaglio musicale estremamente vasto, frutto di 30 anni di passione e totale dedizione alla musica. Quasi impossibile individuare le innumerevoli fonti di ispirazione ma vanno citati se non altro i Talking Heads per le soluzioni ritmiche, R.E.M., Eels, The National, dEUS per le armonie e i contesti melodici, un certo tipo di psichedelia per i mantra ipnotici disseminati nell’album (“Burning The Midnight Oil”, “Bad Habits Die Hard”, “Shuck Dat Corn Before You Eat”), e uno sguardo generale sulla musica afroamericana come messa in scena e impostazione delle metriche.
Il titolo, “Season Premiere”, deriva da un altro enorme interesse di Antonio, quello per il Cinema e le serie televisive.
Il termine in questione viene utilizzato per indicare la prima puntata di una serie Tv, e oltre all’ovvia analogia con “il disco d’esordio” simboleggia anche un’allegoria con l’esistenza stessa.
Il senso (e non a caso la copertina ritrae Country Feedback nei suoi primi anni di vita), è quello di inquadrare l’infanzia di ognuno di noi come una sorta di “puntata pilota” delle nostre vite.
Il punto di partenza per il racconto di quello che verrà da lì in avanti.
“Season Premiere” uscirà per MiaCameretta Records il 17 gennaio 2020, verrà distribuito sia fisicamente che digitalmente, ed è anticipato dalla pubblicazione del singolo “Shuck Dat Corn Before You Eat”, online su YouTube dal 2 dicembre 2019.
Season Premiere
Country Feedback
Descrizione
Credits
Antonio Tortorello: Voce, basso, chitarra, tastiera, sintetizzatori, percussioni, clap
Massimo Ceci: Batteria e clap
Costantino Mizzoni: Chitarra
Simone Alteri: Chitarra e lap steel
Cristiano Pizzuti: Chitarra
Filippo Strang: Chitarra
Giulio Bozzo: Tromba
Ettore Pistolesi: Basso
Federico Pozzi: Basso
Lucia Scaccia: Percussioni e clap
Riccardo Cacciarella: clap
Composto e arrangiato da Antonio Tortorello
Tutti i testi di Antonio Tortorello
Registrato, mixato e masterizzato da Filippo Strang al VDSS Recording Studio
Prodotto da Antonio Tortorello e MiaCameretta Records
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