TESTO
Non esco mai di casa perché è grande come il mondo
e il mondo fa paura come cento mani aperte,
scappano i bambini tra le fiaccole del tempio,
pregano le pecore rifugiandosi nel mare.
Mia madre mi diceva: “Sei unico, non strano”
mio padre mi temeva, tremava alla mia vista,
ora gioco a rimpiattino con l'ombra di me stesso
finché il sole resta in cielo Asterione si nasconde.
Se un altro me venisse a trovarmi sarei più lieto.
Impazienza generosa che mi fece analfabeta
rese giorni e notti così lunghi e tutti uguali,
infiniti corridoi di freddo marmo bianco
dove corre la vertigine di questo uomo solo.
Non sono un prigioniero, vado incontro agli invitati
uno dopo l'altro cadono nel sonno,
mi aiutano col corpo a distinguere le stanze
nell'intricato labirinto cerco anch'io il mio giaciglio.
Se verrai a redimermi, colpisci forte ti sto aspettando.
Brillò il sole del mattino sulla spada di bronzo.
Non restava più traccia di sangue.
Sciolse il filo alla cintura e si fece abbracciare,
Teseo con espressione perplessa:
“Lo crederesti Arianna, il Minotauro non s'è quasi difeso”.
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DESCRIZIONE
Brano tratto da "La casa di Asterione" di Jorge Luis Borges
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone La casa di Borges si trova nell'album Un posto dove stare uscito nel 2022 per Audioglobe, New Model Label, Happenstance Records.
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L'articolo Cranchi - La casa di Borges testo lyric di Cranchi è apparso su Rockit.it il 2024-01-21 11:35:20
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