ZUGZWANG

Solo chi lo vive sa quanto e’ dura fare musica oggi, i produttori cambiano attività, i vecchi cantanti si riciclano ai talent, i sogni si comprano come frutta e i ragazzi si mercificano. Zugzwang per me rappresenta una vittoria, una vittoria perché, nonostante tutto, ho scelto di non adempiere a nessuna delle cose sopracitate, e continuo a vivere la musica per come, secondo il mio punto di vista, dovrebbe essere. Più di un anno di lavoro, di sacrifici, treni presi e treni persi, ho fatto tutto quello che potevo per realizzare queste 10 tracce; 28 minuti di musica che hanno un sapore speciale, un cocktail di amore e dolore allo stesso tempo, parole che toccano l’immaginario quotidiano del nostro mondo, lievi sfumature di me.
Ho dato tutto me stesso fino all’ultimo centesimo per realizzarlo, ho fatto tutto da solo, come quasi sempre, musica, parole, e ci mancava poco che mi facessi anche il featuring. Vado fiero della mia indipendenza musicale, della mia libertà, e dei miei risultati; ma sicuro non sarei mai riuscito a realizzare tutto questo senza l’aiuto di quei miei pochi fratelli rimasti, chi mi ha fatto da chaiffeur, la professionalità e l’impegno da parte dell’@oraclerecordingstudio ; insomma, pochi sanno cosa ho passato e quanto mi sbatto per non mollare, e molti sono quelli che mi dicono “CB, ma che stai a fa mò?”, come se dovesse cambiare qualcosa; ecco, questo è quello che sto ancora facendo e che ancora farò, la musica è la mia vita, il rap è il mio amore, e sono ancora qui, e se lo sono lo devo soprattutto alla mia famiglia; quest’album lo dedico a loro.