É uscito venerdì 2 giugno 2023, per Freak & Chic e in distribuzione Artist First, il nuovo album del progetto Croce Atroce. Un nuovo capitolo dal titolo “Queer Eleison” che segue i precedenti album “Alda Merinos” ed “Anna Piaggio“, già anticipato dai singoli “Dimmelo Dammelo” e “Disco Crisco“. Il titolo dell’album in uscita, già anticipato dal singolo “Dimmelo Dammelo” pubblicato ad aprile, è un adattamento del Kyrie Eleison, preghiera della liturgia cristiana che significa “Signore, pietà”, inteso come “Signore, sii benevole”. Qui diventa “Queer Eleison“. Associando due mondi che sembrano opposti, la religione e la queerness, questo progetto musicale esplora l’essere queer alla luce dell’idea di fede.
Queer è una persona che non è quello che questa società vorrebbe che sia, e vive con la missione di provocare e infrangere le regole e i canoni del buoncostume. Queer Eleison, attraverso le parole, la musica, le situazioni descritte, le riflessioni e i punti di vista proposti, vuole rappresentare una realtà che esiste e che è sempre più consapevole della propria importanza. La religione e il tabù del sesso, hanno plasmato un’Italia oggi più che mai lontana dall’idea di poter vivere liberi da qualsiasi costrutto. Essere queer oggi in questo paese, vuol dire far leva soprattutto su questi temi per scardinare i nostri modelli sociali tossici. La religione, sempre presente nella vita della Croce per varie implicazioni non spiegate in questo contesto, offre termini e metafore funzionali a una narrazione realistica del mondo arcobaleno nel contesto della città di Milano, città in cui questo lavoro trova linfa e ispirazione.
“Queer Eleison” è quindi un progetto queer e, in quanto tale, vuole e deve supportare la scena artistica rainbow presente nel luogo in cui è nato. Queste personalità rappresentano il dreamteam che si desidererebbe coinvolgere nelle varie produzioni che, forse, per la prima volta nei loro percorsi, avrebbero l’occasione di parlare di questo mondo con tutta la libertà creativa che meritano. Tutti questi nomi frequentano e hanno già collaborato con la Croce, quindi ne conoscono già la personalità, il linguaggio e l’espressione comunicativa: queste collaborazioni avverranno nel rispetto del progetto e del personaggio.
L’immagine guida del progetto vorrebbe rappresentare una reliquia, in particolare il teschio della Croce, che rimane riconoscibile dal dente mancante. L’estetica generale include uno sfondo rosso tipico dei reliquiari, e alcuni elementi che introducano l’immaginario queer (i capelli e alcuni accessori). L’idea di riferirsi al teschio, è quella di usare l’elemento per antonomasia di riconoscibilità della persona, ovvero il volto, spogliato però da tutti i suoi connotati, oltretutto annullandone il gender.
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