'Bloom' nasce da un forte bisogno di sperimentare nuove forme di songwriting. La musica di Cybophonia, fin dagli albori nel 1998, è basata sull'utilizzo del campionatore ed è sempre stata etichettata come 'Chillout', genere che mi è sempre stato stretto, essendo considerato dai più come musica di 'sottofondo' (da cocktail bar). Nell'ultimo anno, stufo dell'approccio "taglia e incolla" digitale che ha sempre caratterizzato il mio modo di creare musica, ho iniziato a comporre e scrivere canzoni con un approccio più organico e 'cantautoriale'. Ho resuscitato la mia voce (da giovanissimo cantavo in una band alt rock) e ho ripreso a strimpellare le mie vecchie chitarre acustiche ed elettriche, riducendo al minimo l'apporto di tastiere e campionamenti. Mi sono definitivamente allontanato dai generi EDM, Nu Jazz e lounge, per rivisitare la mia passione giovanile per l'indie pop, che negli anni non ho mai smesso di seguire e apprezzare.
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