Evviva la deriva è il loro primo lavoro e nelle sue molteplici ispirazioni, rivela un’identità precisa. Un esordio che non lascia spazio a dubbi: la band ha scelto il pop per raccontarsi anche se, come spesso accade nell’indie, lo sporca con le chitarre elettriche, talvolta tagliate e riprodotte come pezzi di nastro incollati fra loro, con il fervore percussivo del rock e gli inserimenti elettronici di bassi sintetici e tastiere che pescano dalla new wave e dalla word music.
Undici tracce inedite attraverso le quali, con ironia e talvolta un po’ di amarezza, i Dagomago suonano l’elogio all’instabilità e all’indeterminatezza dell’esistenza e del nostro tempo. La ragione sta nel riconoscere il potenziale di un periodo storico particolarmente difficoltoso dove, non essendoci più nulla da perdere, si è più disposti a rischiare per quello in cui si crede, per le proprie passioni, per amore o anche solo per un’idea.
Dagomago è un progetto giovane che nasce alla fine del 2012 e da subito conquista il consenso di pubblico e critica. La loro è una ricetta italiana dal sapore internazionale. Affezionati a sonorità anglosassoni, i Dagomago si lasciano piacevolmente influenzare dalla musica italiana, dalle sue novità quanto dalla sua tradizione
Evviva la deriva, anticipato dal singolo La fuga del cervello, è l’ultima produzione di Francesco Del Proposto e Davide Diomede meglio conosciuti come VinaBros, fondatori dell’etichetta Vina Records.
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L'articolo Biografia Dagomago di Dagomago è apparso su Rockit.it il 2014-05-13 18:31:38