Cinque scorci raccontati dall'acqua, vissuti nell'acqua. Si parte con la title track, tutta strumentale, prima immersione nelle atmosfere del disco. Si continua con Onirica, un sogno d'acqua ai confini col reale. Poi ci si sposta a Venezia, nel 1736, e si dà voce a un particolare di un carnevale dell'epoca. Si sprofonda quindi ne Gli Abissi del Ricordo, psicotica e rituale al tempo stesso, episodio più psichedelico dell'EP. Ed infine si chiude con La Torre del Tempo, tra clessidre e distese marine, che più di tutte ha il sapore dell'allegoria.
Trenta minuti di musica firmata Dama del Lago, prima vera testimonianza dalla quale è possibile, finalmente, saggiare la band con solo un paio di cuffie. Un'esperienza che in tre mesi ci ha coinvolto, ci ha impegnato e ci ha fatto crescere tantissimo, musicalmente e non. Noi, ovvero gente che mai prima d'ora aveva avuto a che fare con un click in cuffia. Grazie anche ai ragazzi di Spazio Musica, preziosi compagni di "studio" e di esp…
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