Un disco in cui la musica country americana incontra il dialetto romanesco raccontando la storia di gente comune e vita ordinaria in modo diretto e sincero. Sono queste le caratteristiche principali del disco del cantautore Daniele Marini intitolato Questa non è Nashville pubblicato il 28 ottobre 2019 dall’etichetta G&M Recorfonic. Un figlio di Roma, dunque, innamorato del suono più vero e genuino di quella country music che in Italia ha sempre riscosso poca fortuna, evocando solo luoghi comuni di "spaghetti western", pistolettate, o al massimo qualche travestimento da "cowboy" di un lontanissimo carnevale. C’è, infatti, un ingrediente importantissimo che rende così popolare la musica country negli USA e nel mondo, ed è la sua sincerità, il suo essere una musica vera che parla di gente comune attraverso metafore divertenti e geniali. Per questo motivo Daniele Marini ha sentito il bisogno di scrivere i suoi brani in lingua italiana dando vita ad un esperimento di “fusione” unico nel panorama musicale italiano. Un mix di stili che accomuna due mondi che sembrano così distanti tra loro e che invece hanno molto in comune, a partire proprio dalla sincerità e dalla credibilità.
Così mentre artisti come Chris Stapleton; Tyler Childers o Jeremy Pinnell stanno riportando alla luce il vero suono e le tematiche della country music, Daniele Marini ci trasporta nella vita della gente semplice che lavora senza lamentarsi perché è quello che hanno imparato a fare fin da piccoli. Persone semplici che nonostante le difficoltà della vita trovano ancora il tempo di divertirsi con gli amici davanti ad una birra ghiacciata, affrontando le gioie e le difficoltà in modo diretto. I personaggi rappresentati nei testi sono uomini e donne comuni che, alle prese con la vita quotidiana, affrontano i problemi con il tipico distacco romanesco, praticando l'italianissima “arte di arrangiarsi”. A volte sono disillusi oppure cercano risposte nei posti sbagliati ma in ogni caso il loro viaggio li porterà ad una crescita e darà loro una seconda opportunità come avviene nel cosiddetto “sogno americano”, la cui colonna sonora è proprio la country music. Oltre alle sue composizioni originali, Daniele Marini reinterpreta 3 brani di autori americani con testi in italiano scritti da lui. Il risultato è un progetto coinvolgente che trasuda sincerità e freschezza e non importa se Questa Non E' Nashville, si può ancora sognare un finale positivo, proprio come nei migliori film americani!
COMMENTI