TESTO
CARTOLINA DI UNA GUERRA QUOTIDIANA.
La colpa è figlia orfana, ma non va, non va. La solita guerra. Bambino soldato sorride lanciarazzi col passo molle della normalità. Sigarette usate a terra. Plastica nera d’immondizia. Generazione senza soccorso è la nostra! Migranti. Urlanti. C'è di tutto. Cammini su dorsi nudi vestiti di terra. Terra fa rima con guerra. Nella rima c’è la fatica. Ogni persona è una frontiera, ogni parola è disperazione muta, con la sola dignità del silenzio.
Lavarci i denti! Non rimane altro, per essere pronti a mordere le carcasse. Facce recise. Terre sbagliate.
Ci sporgevamo strillando, erano di paesi diversi, ognuno a latrare nella propria lingua. Qui è l'Iliade reale. Avari di futuro. Cosa facciamo noi giovani? Abbiamo tutto e non abbiamo niente.
È nostra la colpa, nostra la gloria, l’ansia di presente! Una bottiglia d’istanti ben chiusa: bicchiere di nuvole per digerire, scegliere, rinascere, respirare, creare nuova sorte di vene!
Il paese affondava e c’era chi stava a guardare!
Forse cercavo un paese innocente, a migliaia di chilometri dalle parole.
Io non me ne andrò, non per fuggire, piuttosto per non restare, per licenziarmi dalla mia vita. Io rimarrò qui, a scontrarmi, a consumarmi contro le pietre, contro i fallimenti, i filamenti, la corruzione, il demerito, a sprecare il mio talento. Incasso così di essere un esule, vero, per sempre. Ma almeno sono qualcosa.
È un'Italia cambiata che non sa cambiare. Questo, questo, questo, questa è la nostra guerra, la guerra dell'abitudine. Tutti i giorni. Tutti i giorni. Quelle mani, le mani dei genitori, dei nonni, quelle mani che sanno di fatica, che sono piegate, che raccontano la loro storia, che fanno paura solo a guardarle, quelle mani che sanno di onestà. Pulite, graffiate. Quelle mani che non ho, che non posso.
Ma conosco un segreto: lasciateci vivere in povertà, con la nostra carta d'identità, in mano, con lo sguardo lontano e i Radiohead nell'I-pod. I poeti sono pochi, i poeti dovrebbero essere sacri, sono gli unici che intendono le parole. E le parole sono l'unico modo per salvarci.
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Cartolina di una guerra quotidiana si trova nell'album d. diario di una voce distorta uscito nel 2019 per Ludovico Van - Teatro e Musica.
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L'articolo Daniele Paganelli - Cartolina di una guerra quotidiana testo lyric di Daniele Paganelli è apparso su Rockit.it il 2020-01-08 17:08:06
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