Disco fatto a casa, di getto, in una settimana. Dopo anni passati a credere che lo studio mi sarebbe sempre servito a proteggere e ricamare le mie idee, nei due mesi di quarantena, ho capito che in casa, con una chitarra per bambini, un microfono e un computer, potevo dire tutto quello che volevo.
Le cose sincere, trasparenti e vere, fanno sempre ridere/riflettere. Dopo aver ricercato ossessivamente la plastica e la leggibilità, questi pezzi storti come me, sono i più veri e leggibili che abbia mai scritto, perché sono usciti da soli, non erano previsti.
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