RECENSIONE DI LUCA FERRARI lucaferrari.net
Dopo l’esperienza Effetto Doppler e l’impresa psicotica dei remake-tributi a “Vegetable Man” di Barrett, ecco quattro canzoni nuove di zecca (una, però, era già stata pubblicata sul quarto volume delle antologie vegetali) che saccheggiano intelligentemente i topoi della canzone italiana d’autore: da “Se tu fossi una di quelle”, che rivela un de Andrè ubriaco e cialtrone, a “Chiocciolin@”, che sembra un refuso della controversa stagione dell’ultimo Battisti (quella con Panella come paroliere…); e se “L’artista indipendente” scandaglia con autoironica indulgenza le frustrazioni dei tanti che cercano in un’etichetta discografica indipendente lo sbocco professionale e raccolgono solo rifiuti o disinteresse, la conclusiva “L’omino vegetale” è un breve capolavoro surreale che rilegge il destino artistico di Barrett con poche ma intelligenti battute (tra queste il ritornello psichiatrico-cantilenante “sono il figlio dei Pink Floyd, i vegetali si…
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