Biografia bliunò

bliunò "Scommettiamo che all'inizio del secondo superiore avrò imparato a suonare la chitarra e faremo un gruppo musicale assieme?" Proprio così, nacque tutto quasi per scommessa; con il finire del primo anno di scuola superiore, Dario Palazzo, in arte bliunò, scommette con il suo compagno di banco Mauro Tanzarella, già chitarrista da ben 4 anni, di iniziare a suonare la chitarra per formare all'inizio del secondo anno di scuola un gruppo musicale. E' così quindi che durante l'estate del 2001 inizia la matta ricerca di una chitarra usata da poter acquistare a pochi soldi messi da parte; grazie ad alcuni amici di amici di amici, conosce in quella stessa estate due chitarristi francavillesi, Nico Candita e Mino Andriani, ed è grazie a loro che inizia a muovere i primi passi nella musica, perché è proprio da Nico che acquisterà poi la sua prima chitarra acustica. Dopo aver appreso gli accordi basilari, inizia un impegnativo e lungo percorso da autodidatta, fatto di numerose sconfitte, ma fortunatamente di ancora più numerose soddisfazioni derivanti dai piccoli progressi musicali che poteva notare. Al finire dell'estate la scommessa era vinta; non era ovviamente già diventato un chitarrista esperto anzi, nemmeno mediocre, ma aveva la sua prima chitarra e poteva iniziare a divertirsi con il suo compagno di banco Mauro. La chitarra diventa un pensiero costante, voler imparare, voler fare progressi, quanto più velocemente possibile, bliunò quindi si ritrova a passare giornate intere sul suo strumento, trascurando molto spesso anche lo studio; da una scommessa iniziava a crescere una passione irrefrenabile. Nel Maggio del 2003, dopo due lunghi e intensi anni caratterizzati da una continua crescita e ricerca musicale, ecco che bliunò, all'età di quasi 17 anni registra il suo primo cd intitolato "Colori per la pioggia"; un lavoro molto spartano ma interessante, caratterizzato da sonorità minimali, e da arrangiamenti che davano i primi segni di quella particolare estrosità musicale che caratterizzerà poi la sua musica nei successivi lavori. Il cd gironzola tra i ragazzi, fino ad arrivare tra le mani di uno dei batteristi più bravi del panorama francavillese, Lorenzo Zanzarella, già batterista degli Psychochandy; è così quindi che nascono gli Escher, una band formata da tre componenti che vedono impegnato, oltre che bliunò alla chitarra e voce e Lorenzo Zanzarella alla batteria, Vito Faggiano al basso. Gli Escher cercano di dedicare quanto più tempo possibile alla musica, per poter in breve tempo avere a disposizione un repertorio musicale da poter presentare live; dopo qualche tempo si esibiscono per la prima volta alla Festa dell'Unità a Francavilla Fontana, ma purtroppo sarà l'unica loro esibizione; infatti in seguito ad un delicato litigio avuto con il bassista, la band si scioglie. Bliunò a questo punto resta nuovamente solo, e particolarmente scottato dall'accaduto, ma non si demoralizza, anzi, continua a correre con ancora più tenacia lungo la sua strada musicale. Arrivati i primi mesi del 2004, una notizia mescola in modo importante le carte in gioco. Alberto di Coste, amico da tempo di bliunò, decide di iniziare a suonare la batteria; è proprio in quel momento che la tanto desiderata band, che aveva fatto sognare bliunò e il suo amico Mauro tre anni prima, può finalmente vedere la sua nascita. Viene chiamato a partecipare in questo progetto anche Leo Di Palmo, un altro loro compagno di classe, nonché grande amico; un bassista talentuosissimo, ed anche un bravo chitarrista e compositore, che aveva pubblicato nel 2003, così come bliunò, un demo molto particolare e suggestivo, utilizzando come nome d'arte "Bear". I ragazzi si incontrano spesso per provare, suonare e arrangiare i brani portati da bliunò scritti per chitarra e voce; in poco tempo trovano il giusto feeling, il batterista fa progressi scioccanti, i ragazzi iniziano a delineare un loro sound molto particolare che li distinguerà nella scena musicale Francavillese. Dopo numerosi mesi di prove, i ragazzi sono pronti a presentarsi al pubblico; dietro il nome "Colma" debuttano in un piccolo paese vicino Francavilla Fontana, Latiano, il paese del chitarrista, riscuotendo già fin dalla prima esibizione un gran consenso da parte del pubblico. La loro musica piace, è innovativa, caratterizzata da sonorità nuove che derivano da un intreccio dovuto a differenti gusti musicali; la loro musica piace davvero, e il loro trucco sta nell'essere quattro grandi amici, non solo persone che si ritrovano a suonare assieme. I Colma iniziano così a farsi conoscere sempre più, suonando qua e là nei paesi della provincia di Brindisi e Taranto; hanno forza, ma anche tanta delicatezza. Purtroppo come non accade nelle belle favole, ad un certo punto, nell'estate del 2005, anche i Colma arrivano al loro punto di rottura; strane tensioni tra i ragazzi creano un clima troppo teso per portare avanti il progetto; i Colma chiudono la loro carriera. Il batterista si trasferisce a Manchester, il bassista si iscrive alla Facoltà di Ingegneria dell' Automazione a Bologna, mentre Mauro e bliunò si trasferiscono a Perugia iscrivendosi rispettivamente alle Facoltà di Scienze Politiche e Ingegneria Informatica ed Elettronica. Bliunò e Mauro cercano di ricreare una band a Perugia ma, sarà il non aver trovato i componenti giusti, o sarà il fantasma dei Colma che vive ancora prepotentemente, la band non riesce a nascere. E' a quel punto che bliunò decide di ritornare sulla strada solista. Nel Gennaio del 2007, dopo un lungo periodo di tempo caratterizzato da una pesante sterilità compositiva, bliunò pubblica il suo secondo cd, "Tratteggiare con pennelli", un lavoro ben più complesso e curato rispetto al primo. Nei sei brani che costituiscono questo nuovo progetto, l'esperienza e la crescita musicale dell'artista si fanno sentire prepotentemente, un lavoro molto più maturo e profondo, che da la voglia di voler ascoltare quanto prima possibile nuove creature di questo bliunò. Da Gennaio 2007 in poi, bliunò si impone nuovamente l'obbiettivo di mettere su una band a Perugia, facendosi accompagnare da Mauro; sperimentano numerosi progetti ma purtroppo non riescono a portarne a termine nessuno. Nel frattempo bliunò dedica la maggior parte del suo tempo agli studi di Ingegneria, e questo comporta un nuovo periodo di stallo musicale. Ma finalmente, arrivato Settembre 2009, bliunò si ritrova, ritrova la sua musica; sarà l'arrivo della conclusione degli studi di Ingegneria che lo hanno visto molto impegnato in questi primi quattro anni a Perugia, sarà una sorta di rilassatezza interiore raggiunta dall'artista, sarà che sarebbe dovuto succedere, ma lo spirito musicale e compositivo di bliunò si risveglia sfornando in pochissimo tempo un gran numero di brani, sette dei quali vengono raccolti nel suo ultimo cd intitolato "Un Re e le Regine"; il singolo "Su 5 Corde" viene pubblicato in rete riscuotendo in pochissimo tempo un gran consenso da parte degli ascoltatori; "Un Re e le Regine" mostra un' eccezionale ed ulteriore crescita dal punto di vista compositivo; bliunò prende maggiore confidenza con svariati strumenti già utilizzati in passato negli altri suoi lavori, ma ora utilizzati in maniera molto più professionale, a partire dalla chitarra e dal basso, fino ad arrivare a interessantissimi arrangiamenti di tastiere, pianoforte e batteria elettronica.....emozioni interminabili.... In realtà vi dico che essendo io, bliunò, a ritrovarmi qui a scrivere di me in questa biografia, mi risulta molto difficile poter giudicare i miei stessi lavori, perciò lascerò agli ascoltatori la facoltà di giudicare. Ora mi godo un po' questo ultimo cd, ma con la mente già al prossimo lavoro; ci sono già brani in attesa di essere registrati e pubblicati, ma sarà un altro momento, sarà un altro cd, sarà un'altra emozione. A cura di Dario Palazzo

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