Descrizione

Agàpe è il secondo disco del cantautore e chitarrista Davide Prezzo, in uscita il 3 maggio per Indaco Records e Needa records, distribuito da Altafonte.

Si tratta di un concept album in cui si traccia un viaggio che ripercorre un'intera esistenza.
Si parte dai passi e dalle parole di un bambino, dai ricordi dell'infanzia per arrivare ai primi amori, ai sogni di rivoluzione e all'età più matura.
Il disco è suddiviso in quattro fasi, ognuna raccontata da tre canzoni.
La prima fase è quella dell'infanzia e dei ricordi e viene raccontata dalle canzoni “Nascere è come morire”, “Favole” e “Tre”.
La seconda è la fase della giovinezza e libertà rappresentata dalle tracce “Come siamo messi” “Bobcat” e “Scusami tanto”.
Poi arriva il momento dell'amore e rivoluzione con le canzoni “Il campo” (la prima ballad del disco), “La ballata di Paska”, storia di una banditessa sarda e “Al di là delle cose”.
La fine di questo viaggio che in realtà rappresenta un nuovo inizio è la fase dell' “Agàpe” che è il raggiungimento dell'amore universale, quello incondizionato e puro, con le canzoni “Agàpe”, Occhi di mare” e “Sarà bello”
Può essere l'amore fraterno, un'amicizia, l'amore verso un figlio, una figlia, verso un uomo, una donna, una madre o un padre.
L'amore che rigenera, si trasforma, che nutre e non toglie.
“Agàpe” è un album ricco di storie ed esperienze personali che però toccano tematiche universali che vanno oltre i propri vissuti.
Si parla dell'essere giovani genitori e di essere figli, si racconta di lotte e di rivoluzione.
Sono presenti storie di coraggio, di ricerca del proprio posto nel mondo e desiderio di libertà.
Si alternano canzoni intime da sussurrare a chi si ama a canzoni da urlare nelle piazze per far sentire la propria voce.

Il disco è stato prodotto da Marco Sirio Pivetti e dallo stesso Davide Prezzo, mixato e registrato al Metro rec di Riva del Garda (TN) e il master è a cura di Mauro Andreolli.
Il sound è vario, per lo più le atmosfere sono riconducibili a un rock alternativo d'autore, con molte sonorità ambient e alcune ballad che spezzano la narrazione lasciando più spazio agli strumenti acustici e alle parole.
Oltre alla voce principale, i protagonisti assoluti sono gli strumenti a corda, chitarre per lo più, ma troviamo alcuni brani in cui il basso elettrico prende la scena restando sempre al servizio della canzone.
Tante le parti corali a tre voci, suoni percussivi elettronici si mescolano alla batteria acustica.
Il disco si apre e si chiude con le canzoni dedicate ai propri figli.
“Nascere è come morire” che ha aperto le danze con l'uscita in gennaio e “Sarà bello” che chiude l'album con una visione ottimistica e positiva nonostante il futuro incerto.
È il brano più intimo e delicato dell'album sostenuto da una chitarra classica, un violino, un violoncello e una voce calda, rotta dall'emozione che racconta l'attesa di conoscere la persona che cambierà per sempre la tua vita, in questo caso una figlia.

Credits

Musicisti e musiciste:
Davide Prezzo voce, chitarre, tastiere, basso in “Favole”, harmonium, balalaika, charango
Luciano Sorcinelli basso elettrico, tastiere
Silvia lo Sapio voce
Massimiliano Peri percussioni, tamburi a cornice, congas, shruti box, voci
Francesca Endrizzi batteria e voci
Marco Sirio Pivetti tastiere, sinth, campioni
OSPITI:
con:
Simone Prezzo chitarra elettrica in “Tre”
Francesca Piazza violino in “Sarà bello”
Benedetta Baravelli violoncello in “Sarà bello”
Alessio Maraschio batteria in “Occhi di mare”
Michele Bressan basso elettrico in “Occhi di mare”

prodotto da Marco Sirio Pivetti e Davide Prezzo
Master di Mauro Andreolli

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