Così nel giro di pochi mesi nasce spontaneamente "the infinite travelling", una sorta di diario della vita e soprattutto dei viaggi degli ultimi anni, una raccolta di facce incrociate nelle stazioni, di libri letti e musica ascoltata durante le attese, un concentrato di nostalgia di casa e di incapacità di restare fermi in un unico posto. Registrate badando al sodo, senza tanti fronzoli, le canzoni di questo album vogliono essere destinate a chi ascolta l'ipod guardando fuori dal finestrino di un treno o di un aereo o guidando un'auto per tornare a casa da un lungo viaggio.
Il disco ha la grande fortuna di avere anche come ospiti dei musicisti d'eccezione come Stefano Negro (Steve Black band), che arricchisce quattro brani alternandosi tra il pianoforte e il suo mitico organo Hammond, e Matteo "Ciube" Tabacco (Dufresne) che suona il basso nella prima canzone del CD.
"Ciube", nel suo Raptor Studio di Vicenza esegue anche un ottimo lavoro di mixaggio e mastering che consente ai Deaf Cities di ottenere il suono che si erano prefissati.
---
L'articolo Biografia Deaf Cities di Deaf Cities è apparso su Rockit.it il 2013-04-20 19:43:00