A cosa servono i grattacieli non è solo una canzone. È una pausa. Una di quelle che raramente ci concediamo. Una di quelle, tuttavia, profondamente necessarie. In altre parole è il momento in cui Deci ci porta in cima al mondo e ci dice: guarda, respira, pensa. Se non lo facciamo noi, chi lo farà per noi? Perché a volte basta una canzone per fermarci a riflettere, anche se le vite ritmate che caratterizzano la nostra epoca sembrano non lasciare posto a battiti brachicardici. Eppure ce lo ripetiamo, ancora e ancora senza essere in grado di metterlo in pratica. Ma stavolta l’ho fatto e invito anche voi a provarci. Un brano come A cosa servono i grattacieli, ve lo garantisco, è sufficiente a farci sentire, anche solo per cinque minuti e trentatré secondi, come se fossimo in cima ad uno di quei colossi di cemento e vetro, finalmente liberi di guardare il mondo dall’alto, senza il peso dell’asfalto che ci stringe il collo.
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