L'ondata thrash che si sta rovesciando sull'Italia ha tra i suoi paladini gli alessandrini Deep Throat che nel nome dell'ignoranza più pura - il thrash è questo, che dio lo benedica - fanno uscire questa loro prima registrazione degna dei migliori S.O.D. Velocità forsennate - ma si potrebbe fare di più su questo fronte - stacchi mosh e testi sarcastico/malsani caratterizzano gli undici minuti di durata che comprendono, oltre ai pezzi, tre frammenti di altrettanti brani, rispettivamente di Syd Barret, James Brown e Mario Merola(!). In attesa del full-length dei nostri, non si può che augurare lunga vita al Thrash.
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