Descrizione

L’illusione che anche il partner più diverso da noi possa prima o poi assomigliarci, che possa cambiare, che diventi un po’ più vicino alle nostre aspettative di coppia. Dormire insieme, avere litigi campati sul nulla incastrati in telefonate che sembrano partire con le migliori intenzioni e finiscono con le peggiori litigate, ma alla fine finendo sempre a fare l’amore.
Nennè tra un lead malinconico e dei synth bass, parla di una relazione che proprio non può funzionare, adagiandosi sul respiro degli archi che accompagnano il ritornello, per poi perdersi in uno finale corale e che è quasi un saluto alla ragazza ormai lontana.
Il ricordo di una frase di mia nonna, durante una chiacchierata mentre mi stavo lasciando con una ragazza, si trasforma nel ritornello.

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