COMMENTI (6)

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  • lucy 12 anni fa Rispondi

    bravo mi piace !

  • LauraCuttone 12 anni fa Rispondi

    Dopo essere finalmente riuscita ad ascoltarlo e apprezzarlo per descriverlo rubo e cito un commento letto su facebook: "è un Giorgio Gaber traviato dai Joy Division ma anche il Dino Buzzati di Sette piani".

  • uzzolo 12 anni fa Rispondi

    Grande Elia, ci vediamo questo sabato al Tom.

  • AndreaGangemi 12 anni fa Rispondi

    Dino Fumaretto mantiene la freschezza dell’ispirazione e la coerenza dello stile anche nel cambiamento.
    Un’evoluzione necessaria, sincera, matura, che conferma quanto di buono avevamo sentito nei precedenti lavori e apre scenari futuribili, ancora una volta gustosi e spiazzanti allo stesso tempo.
    Elia Billoni è ormai padrone assoluto della tecnica “fumarettiana” e fa gli onori di casa a nuovi strumenti, nuovi compagni di viaggio che si affacciano felicemente dietro al consueto, melodico e ossessivo pianoforte.
    Con ansia aspetto l’inizio del tour.

  • robierto 12 anni fa Rispondi

    Bellissimo album! Spesso il passaggio da solista a gruppo porta a scelte sbagliate. Devo invece ammettere che questo "primo album arrangiato" con basso, violini, batteria, sax rende migliori e più interssanti stile e pezzi di Fumaretto.

  • chiesaincendiata 12 anni fa Rispondi

    Però fuma dal retto, lo fa bene, e non'è pazzo.