TESTO
Paolo la rincorre in strade che non conosce
Lei è un'apparizione leggera e fugace
Appartiene a un mondo fatto di stanze ampie e luminose
Trae la fonte della sua bellezza dalla luce
La vede salire ogni giorno in treno
E la rincorre fin dentro il vagone
La guarda parlare, ridere, osservare il grande mondo che veloce scorre lungo i bordi di quella freccia che attraversa cieli tersi
Di quella carovana che porta i viandanti in città straniere
Chi vive la sua vita in due luoghi
E a nessuno di loro appartiene.
Lui con quella luce vorrebbe rischiarare le ombre di una vita difficile. Il sorriso di lei riflesso in quel vetro opaco è il trionfo dell'estate.
Un giorno Paolo le parlerà, e le dirà, con tutto il suo amore
Mia Venere dei treni,
Appartieni ai miei viaggi quotidiani
a quelli vissuti e quelli anche solo sognati
Alle fantasie che rendono meno pesanti i minuti
Mia Venere, su questo treno
Ti ho riconcorso come una canzone che ho scritto invano
conserverò in me la tua troppo diversa bellezza australe
Profondamente limpida nella luce
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Venere Dei Treni si trova nell'album Equorea uscito nel 2017 per I Dischi del Minollo, Audioglobe, La stalla domestica, Believe Digital.
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L'articolo di noi stessi e altri mondi - Venere Dei Treni testo lyric di di noi stessi e altri mondi è apparso su Rockit.it il 2021-04-26 14:15:19
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