Dirton ha 26 anni, viene da Pompei (Napoli) e come tanti coetanei ha iniziato a comporre la sua musica nel buio di una stanza, immaginando scenari compositi e lontani e provando a tracciarne i confini. Nel corso degli anni ha scelto di frequentare l’Accademia di Belle Arti ed è finito a lavorare con Adrian Maben (il regista dello storico “Live At Pompeii” dei Pink Floyd). Non ha mai smesso di far viaggiare l’immaginazione.
“Kenya Che?” è il nome del suo nuovo EP, in uscita il 2 Marzo sulla giovane label Malinka Sound. Il titolo è una citazione del brano “Nigeria What” di Débruit, a cui Dirton si è ispirato per la title-track, utilizzando nella fattispecie samples di musica popolare kenyana. Ma il suo viaggio non si esaurisce con l’Africa, le quattro tracce del disco brillano di ispirazioni house, hip hop, jazz e broken beat, sorvolano Detroit passando per New York, facendo poi ritorno in Europa, in un triangolo magico che unisce Napoli a Parigi e Londra.
Dirton non perde mai la bussola e si inserisce nel solco di quei producer (da Kyle Hall a Clap! Clap!, da Henry Wu a MNDSGN) che aprono la loro musica a numerose contaminazioni, mantenendo sempre uno stile ed un’eleganza formale nell’approccio compositivo che è dote molto rara.
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