Nei dischi con Sacri Cuori, in studio di registrazione con David Hidalgo, Jim Keltner, Evan Lurie, Marc Ribot, John Convertino, Giant Sand, Steve Shelley. Nei tour e nei dischi di Richard Buckner, Dan Stuart, Alejandro Escovedo, Hugo Race, Terry Lee Hale, Bill Elm e Friends of Dean Martinez. In Italia nei dischi di Nada e Pan del Diavolo, Riccardo Tesi e Giulio Casale, Bobby Solo, Max Larocca, Pippo Guarnera.
Nelle colonne sonore per il cinema (“Zoran, il mio nipote scemo”, “Upwelling”), la televisione (Sky, Fox Crime e altri) e il teatro.
In spot internazionali (Volkswagen). In uno show su MTV (Rock in Rebibbia), alla BBC come alla radio nazionale australiana.
E poi a capodanno in Montenegro, in una galleria d’arte al SXSW di Austin, su un marciapiede alla settimana della moda di Milano, in mezzo a una rissa a Salonicco, a suonare il rock and roll al Jamboree a fianco di antiche stelle.
Il tutto girando manopole e creando suoni dalla Romagna a Melbourne, da Los Angeles a Bristol, da Tucson a New York.
Con brani cantati da M Ward, Isobel Campbell, Hugo Race, Howe Gelb, missati da John Parish, Craig Schumacher, JD Foster e John Agnello, ascoltati alle radio di cinque continenti. E commuovendosi ogni volta che Dan Stuart canta "Me, I gotta keep on moving".
Il 7 aprile 2017, però, esce il suo primo disco solista, dal titolo “Don Antonio”.
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L'articolo Biografia DON ANTONIO di DON ANTONIO è apparso su Rockit.it il 2017-06-14 15:56:09