Questo primo lavoro dei DONSETTIMO, che raccoglie canzoni scritte in un anno e mezzo, si propone di fissare le regole e i suoni da seguire per i lavori successivi.
Essenziale e preziosa è stata la produzione di Cesare Basile. I DONSETTIMO hanno già scritto parte delle canzoni del prossimo lavoro, che sarà ispirato, tra le altre suggestioni, anche dalle tradizioni dei canti degli Indiani d’America e dalla produzione cinematografica di Ciprì e Maresco.
Solo quattro della quindicina di musicisti che ha registrato il disco, sono stati chiamati a “rappresentare” le canzoni dal vivo, partiti con la nave da Palermo, hanno tenuto concerti in Toscana, Puglia e Sicilia, riscuotendo favorevoli consensi.
I quattro DONSETTIMO, alternandosi tra contrabbasso e chitarrine brasiliane, organi e tamburi, di canzone in canzone, seduti o in piedi, cantando o ringraziando, propongono questa nuova serie di “invenzioni musicali” nel modo più crudo possibile, cantando nenie, fiabe e racconti, ingannando le coordinate di tempo e di spazio, creando l’atmosfera musicale (e non solo quella) adatta, dentro la quale inserire canzone dopo canzone. E’ stato girato il video del brano Jah Mah Elfnaa.
Questo primo disco è un tributo a Don Chisciotte, il secondo sarà un tributo a DONSETTIMO stesso, il terzo a Dongiovanni.
In fede
DonSettimo
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