TESTO
Carnàla
T’incontro in sogno mentre volo, io scendo e tu provi a salire
Con le palpebre serrate per proteggerti dal giorno
Sbuchi dal ventre di una terra, matrigna e madre
Laddove Iddio non creò la Luce
Sgravato dal peso del cesto, mangi quell’aria come pane
Ma è una fame che divora, e non c’è tempo per il sole
Ti guardo scender lento scale senza fine
Denti marci di una bocca che ti inghiotte
Zolfo come una seconda pelle. Non se ne va via neanche se muori
Vite provvisorie. Niente più preghiere per chi vivo sta all’inferno
Trecento lire è stato il prezzo per la mia infanzia cancellata
Un picconiere il mio padrone. Io la sua carne da lavoro
E carne da picchiare, dodici ore al giorno
Ma buona per saziare i disperati
Con trenta chili sulle spalle, nudo come nostro Gesù
percorro un dedalo infinito di gallerie e cunicoli
Uno alla volta. Sotto e sopra. Come topi.
Fino a scadenza del soccorso morto.
Treno per il paradiso… Da Cianciana a Milano Centrale
Corro più forte, un salto e ci sono. Voglio svegliarmi soltanto all’arrivo…
Madre che perdesti il frutto del tuo grembo, non è più tempo per piangermi
Padre che cedesti il sangue del tuo sangue, ora puoi chiamarmi uomo
Tu che mi osservi dal tuo nido, protetto al caldo dell’amore
Le tue palpebre sbarrate, gli occhi ancora increduli
Profumo di ginestre in quest’alba d’estate
Mi accoccolo con te per riposare…
Dormo sereno, cullandomi nel mare…
Zolfo come una seconda pelle. Non se ne va via neanche se muori
Vite provvisorie. Niente più preghiere per chi vivo sta all’inferno
Carnàla e no surfara t’he chiamari, carnàla, no di morti ma di vivi
© Antonio Dubois, Gaspare Vaccaro 2016 - antoniodubois.it
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Carnàla si trova nell'album Carnàla uscito nel 2016 per CD Baby.
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L'articolo DUBOIS - Carnàla testo lyric di DUBOIS è apparso su Rockit.it il 2022-10-18 18:07:45
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