“Popa’s Nightmare” è un lavoro nato dalla voglia di sperimentare elettronica e paesaggi sonori distesi e viscerali. Il disco è un serpente nel deserto delle frustrazioni di un'infanzia tormentata, rispetto a cui un padre vive l’incubo del dover affrontare il delirio di un figlio apatico, sadico e narcisista. Un viaggio nelle più noiose vacanze (Forty Days) o nei giochi più sadici (Playin' with Steve). Un padre che aspetta che il figlio vada a trovarlo al cimitero, fermo, in attesa, nella sua tomba… (I’m not a Criminal). Un sentiero sulle aride colline del terrore, che echeggiano alle note di "Jennaro". Uno strazio nero… un viaggio che finisce con gli ultimi due accordi semplici e naif di "For Money", lasciando spazio ad un nuovo spiraglio, luminoso e fresco… chissà. Sicuramente un disco nomade e pensato a più cicli, scritto di getto, di pancia, ma elaborato poi a lungo. Le voci sono pitchate e private spesso di origine proprio per far tramontare gradualmente l'idea del cantante come figura principale, ed inserire la melodia vocale proprio all'interno di quei paesaggi prima citati, nella mischia. L’ospite principale sono le contaminazioni, forti e vibranti. Tutto è spesso lievemente cupo, di provenienza misteriosa, ma sognante.
Popa's Nightmare
Duck Baleno
Descrizione
Credits
Francesco Ambrosini (Duck Chagall) - voce, tastiere, chitarra
Francesco Quanilli - chitarra
Roberto Panarotto - basso
Damiano Dalle Pezze - batteria
Produzione: Duck Chagall
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