Ed Potatoes - Dori testo lyric

TESTO

C’era una storia di patate, che vivevano sotterrate, tutte insieme senza problemi di vicinanza o convivenza o rilevanza personale. Se la patata sta bene con le altre allora sta bene anche da sola, e non s’accorge di niente, non si preoccupa del tempo che passa, dell’acqua che scende, nemmeno del fango, che spinge e che la sporca. In questo modo la patata anche se fa parte di una storia, non se ne accorge. Sente che tutto intorno è silenzio e non pensa che tutto attorno invece… è un racconto.

Tutto attorno è il racconto che fa il contadino al suo vicino quando va al mercato, e parla di loro, delle patate. Col vicino ci parla soltanto al mercato, mai dal suo steccato, perché al di dentro del recinto ognuno lavora, e lavora a modo suo. Al mercato invece si può raccontare di qualcosa, come la patate, ad esempio.
L’altro dice: “le mie si sono ammalate, hanno preso un fungo e adesso non riesco più a levarglielo”.
“Come, che storia mi stai raccontando?” chiede il contadino e l’altro insiste con la malattia del fungo sulle sue patate, “tanto che tutte le ha rovinate e io le ho buttate”, dice.
Così che alla fine il contadino torna a casa preoccupato, e se la moglie gli cucina polenta e funghi appare ancora più corrucciato.
“Cosa c’é, non hai fame?” dice lei, chiaramente seccata.
“No, è che ho mille pensieri” dice il contadino grattandosi la testa.
“A cosa pensi?”
“Alle patata”, risponde lui e lei rimane turbata, e quando vanno a letto lei aspetta e lui manco la sfiora, nemmeno con il piede, perché i pensieri sono come i parassiti e si attaccano come niente.

Intanto nel campo la patata che vive sola e in mezzo alle altre senza saperlo ha conosciuto qualcuno. Ha conosciuto un principino che è venuto giù dal cielo, volando. Con i cornini, ma piccoli, e con il mantello colorato. “Dori” ha detto che si chiama, e parla leggero, usa parole delicate. La patata lo tiene sulla foglia, come su un palmo della mano, lo fa riposare, gli fa da mangiare, magari la polenta, chi lo sa.

Così Dori e la patata dialogano, parlano fittamente e l’uno entra nelle segrete maglie dell’altro, confondendosi e mischiandosi vicendevolmente.
La patata si innamora di Dori, e forse Dori della patata. Non si sa neanche come, nessuno l’ha mai visto né capito, ma in poche ore Dori ha deposto uova ovunque, le ha messe nelle pieghe, lungo il gambo, all’imbocco della terra, perfino qualcuna in giro, nel campo, sparsa. La patata forse non se n’è manco accorta, perché l’amore accieca i germogli, che sarebbero i suoi occhi migliori per vedere il mondo. Non sa nulla e tace, ascolta solo le zampe di Dori che tamburellano leggere sulla foglia, e si compiace, sospira e si gode un po’ di pace.

“No, a dire il vero non avevo pensato di avere figli” confessa la patata a un’amica venuta sottoterra a trovarla. “Eppure ti somigliano” dice l’amica guardando le uova che Dori ha deposto tutto in giro. Sono uova gialle come lei, arrotondate come lei, all’apparenza senza pretese, come “la mamma” dice ormai orgogliosa la patata.
Ma poi, dopo una settimana, si schiudono e si ritrova cento volte mamma senza neanche un corso preparatorio, senza sapere cosa fare e dove prendere il latte, e se “c’è bisogno di qualcosa, non lo so…”

Alla seconda settimana i figli sono già cresciuti e si preparano a conquistare altre patate e un po’ la mamma prova sollievo, un po’ terrore. Più giusto è la seconda di risposta, perché nel campo è tutto un urlo silenzioso di disperazione. In pochi giorni un milione di nuovi Dori invadono la comunità e la patata finalmente si ricorda delle altre, e capisce di non essere sola, e che la vita è mezzo gaudio ma che il mal comune non si ferma mai. E cerca il suo Dori per qualche spiegazione, ma lui è sparito, magari è andato al mercato a parlare con un suo vicino, di antiparassitari e DDT, o di verderame o di chissà che o di chissà chi.
Così lei dentro il suo letto di terra, la sera, allunga un piede in cerca di un contatto, ma trova solo il solito sasso, che sta lì da una vita, e come il peluche di un bambino le dice “non disperare, presto arriverà primavera”. È una vita che lo dice, anche se poi succede per davvero.

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ALBUM E INFORMAZIONI

La canzone Dori si trova nell'album storie di patate uscito nel 2021.

Copertina dell'album storie di patate, di Ed Potatoes

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L'articolo Ed Potatoes - Dori testo lyric di Ed Potatoes è apparso su Rockit.it il 2021-02-19 15:40:48

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