Una cantautrice che arriva al secondo album, il primo pubblicato ufficialmente e distribuito, con un progetto davvero invidiabile, canzoni scritte e composte da lei con la maturità di chi ha accumulato esperienza, ha ascoltato e si è confrontata con i migliori.
Questo disco è un'altra storia di amore per la musica, fuori dagli schemi, portato avanti con convinzione e passione. Elena Ortalli, in arte, Ellen River, si presenta accompagnata da una band che molti vorrebbero avere, e che è la storia di un certo modo di fare rock in Italia, con un profondo legame (non solo influenze ma anche collaborazioni) con la scena americana. Al basso Antonio Rigo Righetti, che ha curato insieme ad Ellen gli arrangiamenti, Mel Previte alle chitarre e Robby Pellati alla batteria. Ovvero, il cuore di quelli che sono stati i Rocking Chairs, e poi ancora La Banda al fianco di Ligabue per anni, in studio e sul palco, e che in diverse occasioni è stata in tour con musicisti come Willie Nile o Elliott Murphy.
Una passione che la cantautrice ci racconta così: “L'amore per la musica è una cosa che si ha dentro, non si può spiegare. Ne ho sempre ascoltata tantissima e di generi differenti perchè credo che, conoscendo una cosa nelle sue più svariate colorazioni e tipologie, si riesca infine ad arrivare a capire quale sfumatura sia in grado di smuovere quel qualcosa dentro. Da Lucinda Williams a Tori Amos, da Etta James a Sheryl Crow, da Solomon Burke a Muddy Waters e poi Black Crowes, Otis Redding, Robert Plant, Billie Holiday, Rolling Stones... La predilezione per le cantautrici o le grandi interpreti, ha sempre avuto la meglio in fondo, per la loro capacità attraverso i testi di sbatterti in faccia le emozioni ed il vissuto quotidiano. Con la mia musica e le mie composizioni ripercorro sonorità soul, folk, blues, rock scrivendo canzoni che nascono e prendono forma direttamente nella mia testa ed attingono ispirazione da un qualsiasi particolare, anche quasi impercettibile, del quotidiano. Passo dopo passo prende piede la consapevolezza di provare a trasmettere il trasporto che solo la musica può dare e che io stessa provo a mia volta quando canto. Un mondo dove sono le emozioni a regolare i meccanismi, dove la libertà di espressione è totale, dove sentirsi nudi raccontando il proprio sentire non è fonte di giudizio, ma un'energia potente che irradia tutto il corpo. Ellen River è la mia parte complementare, è radicata in me e rappresenta i luoghi inesplorati che ho dentro e che con la mia musica fluiscono fuori alla luce con la forza e perseveranza che solo l'acqua possiede, traducendosi in note.”
“Lost Souls” è un album che racconta frammenti di vita e gli stati d'animo in cui quest'ultima ci può relegare. Descrive istantanee di momenti catturati così come sono, nel bene e nel male. La ricerca e l'affanno in un quotidiano caotico sempre più alienante, un fermo immagine su quanto accade dentro mentre fuori la vita scorre veloce, le sconfitte da ingoiare senza essere in alcun modo addolcite, l'effetto salvifico della natura percepita come presenza essenziale, le persone che gravitano nella nostra orbita, la perdita nel senso più ampio e crudo del termine. L'indifferenza e la sconfitta, la riconoscenza e la rivincita, gli antipodi che la vita ci propone facendoci accomodare sulle montagne russe più ingovernabili.
Lost Souls
Ellen River
Descrizione
Credits
Registrato al Bombanella Soundscapes - Maranello - Modena, tranne "Love Won'T Go Anywhere" registrata a Sassuolo - Earthtone Studio da Chris Peet.
Mixato e masterizzato al Northouse Studio, Ebbs Vale - Galles - da Chris Peet
Antonio Rigo Righetti - Basso
Mel Previte - Chitarre
Robby Pellati - Batteria
Il percorso che ha portato Ellen River alla pubblicazione di “Lost Souls” è particolare e ricco di esperienze in ambiti differenti ma con alcuni punti in comune.
Nel 2013 pubblica il primo album di inediti scritti e composti da Elena, stato registrato in presa diretta, metodologia che la cantante ed autortice predilige, secondo la tradizione dei grandi del passato.
“Otis” è un viaggio tra rock e soul le due anime che hanno caratterizzato il suo stile.
Ellen & The Seekers, questa era la sigla con cui è stato pubblicato il disco, si muoveva come una formazione aperta ed è stto attivo nelle situazioni più differenti, dai classici concerti a serate più vicine al mondo del rock / blues o ancora a presenazione di libri e film underground e non ultimo la presenza sulle frequenza della mitica Krock.
Di estrazione completamente differente è la collaborazione con il Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna cui ha proposto l' opera “Lohengrin” - Bologna, 1871 Fantasia d'Opera di Elisa Quarello al conservatorio di L'Havana, a Cuba. Un'esperienza che ha segnato Ellen che è riuscita a portare a termine il compito nonostante il background differente e senza essere in grado di leggere la musica.
L'incontro con Antonio Rigo Righetti nasce nella maniera più semplice e spontanea possibile, dopo avere partecipato ad una delle serate da lui organizzate a Il Posto, a Modena, dedicata all'ascolto del vinile ed è così riassunto dalle parole di Elena.
“Il tema di ogni evento era incentrato su un particolare personaggio musicale e l'ascolto del vinile era parte integrante della magica atmosfera di cui queste serate erano permeate.
iniziando a partecipare a questi eventi ho nel tempo instaurato un rapporto di grande condivisione della mia smisurata passione per la musica con gli altri partecipanti e gli organizzatori stessi, tra cui ovviamente Rigo. Da questa condivisione di interessi è scaturita una collaborazione che mi ha portata a partecipare non più da spettatrice, ma bensì con mia grande gioia in veste di cantante dei brani riarrangiati proposti. Potermi misurare e confrontare sullo stesso palco con dei professionisti mi ha aiutata a crescere e ad accrescere ulteriormente la mia necessità di esprimermi musicalmente. Dopo aver preso coraggio ho contattato Rigo per fargli ascoltare i miei brani ancora in fase embrionale e per chiedere se fosse interessato a suonare in questo album di miei inediti. Dopo aver ottenuto un sì come risposta e desiderando avere per i brani un determinato sound ed una determinata atmosfera, si sono aggiunti al progetto anche Mel Previte e Robby Pellati.”
COMMENTI